Cronaca

Meteo: Estate di San Martino: Italia divisa con Zone Calde e Zone nebbia Fitte. Il dettaglio

L'anticiclone in cui è intrappolata l'Italia proseguirà ad oltranza e, anzi, il suo dominio è destinato a diventare ancora più incisivo nei prossimi giorni, con conseguenze peraltro non omogenee su un'Italia che si troverà sostanzialmente divisa tra temperature fin troppo elevate per la stagione e il ritorno delle nebbie, anche fitte.

Al di là di questi effetti, piuttosto diversi a seconda delle zone, ma a dire il vero non troppo sorprendenti, la domanda riccorrente è la seguente: quanto durerà questa egemonia anticiclonica?

Sicuramente fino a tutta la giornata di mercoledì l'alta pressione dominerà, garantendo condizioni di tempo stabile su tutto il Paese, con tanto sole soprattutto al Sud e su parte del Centro, dove le temperature si manterranno ben al di sopra rispetto alla media attesa del periodo, con punte anche ben superiori ai 20°C in città come Firenze, Roma, Napoli e Palermo.

Le cose andranno diversamente al Nord, dove torneremo a fare i conti con le nebbie, via via sempre più diffuse e localmente persistenti anche nelle ore centrali del giorno, in particolare su alcuni tratti della Val Padana (a rischio soprattutto i settori occidentali); ma attenzione pure alla presenza di nubi basse sui litorali della Liguria e della Toscana, dove non è del tutto da escludere qualche pioviggine.

Oltre al pericolo delle nebbie, sono almeno altri due i fattori che non ci faranno amare granché l'alta pressione al Nord:
- il curioso fenomeno dell'inversione termica: la persistenza delle nebbie sui bassi strati, favorisce un clima meno mite rispetto alle aree montuose. Il termine inversione sta proprio a significare che, contrariamente a quanto accade di solito, via via che si sale di altitudine le temperature tendono a salire (anziché a scendere).

- l'inquinamento, destinato ad aumentare nelle medesime zone. La compressione dell'aria nei bassi strati esercitata dall'alta pressione favorirà infatti un pericoloso ristagno dell'aria con conseguente scarso movimento della circolazione atmosferica. Smog alle stelle dunque, con valori di Pm10 e biossido di Azoto (molto nocivo) in sensibile aumento, specie all'interno delle grandi aree urbane del Nord, in primis della Val Padana.

Crepe nell'anticiclone - Un minimo di indebolimento dell'anticiclone è atteso non prima della seconda parte della settimama. Tra giovedì e venerdì l'alta pressione perderà infatti un pochino del suo smalto e una coraggiosa perturbazione, in arrivo dall'Atlantico, comprometterà in parte la stabilità atmosferica. Un temporaneo peggioramento interesserà parte del Centro-Nord con alcune piogge che potranno bagnare, in particolare, la Liguria e, a scendere, Toscana, Umbria e Lazio. Sul resto delle regioni centro-settentrionali non pioverà, ma nonostante ciò avremo comunque cieli in prevalenza sporcati da una spessa coltre di nubi.
Tempo più tranquillo e soleggiato al Sud, salvo per qualche timido disturbo in Campania. (iLMeteo)

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