Cronaca
Messina, Genovese jr. indagato per riciclaggio ed evasione fiscale
MESSINA, 23 NOVEMBRE - Un nuovo ciclone giudiziario travolge la famiglia Genovese a Messina, coinvolgendo anche il giovane neo-deputato Luigi Genovese, eletto al Parlamento regionale siciliano con quasi 18.000 preferenze. Riciclaggio ed evasione fiscale i reati ipotizzati nell’avviso di garanzia notificato questa mattina al giovane, con il sequestro di un ingente patrimonio di famiglia, per più di 30 milioni di euro, tra contanti e immobili. [MORE]
Il patrimonio al quale la Guardia di Finanza di Messina ha posto i sigilli comprende più di venticinque milioni di euro in contanti su un conto intestato ad una società panamense offshore, altri milioni all’istituto di credito Julius Bar di Montecarlo, altri ancora all’Unicredit e alla Banca di credito peloritano di Messina. In più, il sequestro riguarda la villa di Ganzirri (dove la famiglia abitava), alcuni appartamenti tra Roma, Messina e Taormina, e le quote societarie della L&A e della Ge.Pa, queste ultime trasferite da Genovese senior al figlio Luigi.
Già negli anni scorsi, le indagini della Guardia di Finanza avevano scoperto l’esistenza di conti all’estero nella disponibilità di Francantonio Genovese e della moglie Chiara Schirò. Su questi conti erano stati movimentati fondi provenienti da evasione fiscale commessa da Genovese senior. Una polizza per 16 milioni di euro era stata accesa presso il Credit Suisse, ma poi nel 2015, dopo la condanna di Francantonio Genovese al processo “Corsi d’oro”, l'istituto di credito svizzero aveva fatto sapere che quel cliente era indesiderato e buona parte dei fondi erano stati trasferiti a Montecarlo.
L’anno scorso, con una girandola di movimenti bancari, Genovese senior era riuscito a far rientrare in Italia parte delle somme per pagare una minima quantità delle sanzioni nel contempo comminate dall’Agenzia delle entrate, che vantava un credito di venti milioni di euro. Proprio per mettere al riparo il patrimonio, secondo la Dda di Messina, Francantonio Genovese si sarebbe spogliato di tutto il patrimonio finanziario a lui riconducibile. Attraverso le società schermo GE.FIN. s.r.l. (ora L&A Group s.r.l.) e Ge.Pa. s.r.l., di cui deteneva il 99% ed il 45% delle quote sociali, avrebbe trasferito il patrimonio al figlio Luigi, insieme a del denaro proveniente da un precedente riciclaggio.
Claudio Canzone
Fonte foto: urbanpost.it