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Messico, terremoto di magnitudo 7,1. Circa 150 le vittime

CITTà DEL MESSICO, 20 SETTEMBRE - Una forte scossa di terremoto si è registrata in Messico a soli dodici giorni dopo quella di magnitudo 8,2, che ha provocato la morte di novantadue persone. Quella di oggi, avvenuta a poche ore dalla celebrazione per il sisma del 1985, precisamente alle 13.14, è di livello 7.1 della scala Richter. Le vittime sono moltissime.[MORE]

Il terremoto è stato registrato a dodici chilometri a sudest di Axochiapan, a centosessanta chilometri dalla capitale. I morti, in totale, sono circa centocinquanta. Questo numero, purtroppo, potrebbero aumentare.

Durante la scossa l’energia elettrica si è interrotta lasciando così senza luce circa quattro milioni di persone. Anche il gas è stato sospeso per evitare ulteriori vittime causate da esplosioni.

Nella capitale Città del Messica moltissimi palazzi sono crollati. Si parla di addirittura quaranta edifici che hanno ceduto alla potenza del terremoto. Secondo la protezione civile molte persone potrebbero essere intrappolate sotto le macerie.

Anche la scuola Enrique Rebsamen vicino a Coyoacan è crollata. Quattordici bambini sono stati salvati ma ventidue, purtroppo, hanno perso la vita insieme a quattro insegnanti. I dispersi, secondo la protezione civile, sono ancora molti.

I crolli hanno interessato anche un tratto di autostrada tra Acapulco e la capitale e le torri della Chiesa di Cholula a Puebla.

Il presidente messicano Nieto al momento della forte scossa si trovava nello stato di Oaxaca, ma non appena rivecuta la notizia è tornato nella capitale, dove ha convocato una seduta del Comitato nazionale di emergenza.

Secondo l’Usgs, la United States Geological Survey, le vittime potrebbero arrivare addirittura a mille.

Chiara Fossati

immagine da ilpost.it