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CITTA' DEL MESSICO, 2 LUGLIO - Andrés Manuel López Obrador è il nuovo presidente del Messico. Il leader del movimento Morena, a capo della coalizione di centro-sinistra Juntos Haremos Historia (Insieme faremo la storia), ha ottenuto una vittoria talmente schiacciante che poco dopo la chiusura dei seggi José Antonio Meade, candidato del partito di governo (Pri) ha dichiarato : "Abbiamo perso, meglio riconoscerlo subito". [MORE]
Sia gli exit poll delle principali tv messicane, Azteca e Televisa, sia un “conteggio rapido” realizzato sulla base di seggi campione dall'Istituto nazionale elettorale (Ine), mostravano che i messicani avevano espresso una netta preferenza per Amlo, come lo chiamano i suoi sostenitori, che avrebbe avuto più del 53% dei voti favorevoli. Percentuali molto più basse per Ricardo Anaya (Pan-Prd) intorno al 22% e José Antonio Meade (Pri) tra il 15,7% ed il 16,3%.
Alle undici di ieri sera Obrador si è recato al suo quartier generale per pronunciare le prime parole da presidente ricordando che: “La patria viene prima di tutto”. Ha rassicurato chi teme una possibile svolta autoritaria: “Il nuovo progetto della nazione punterà a stabilire una democrazia autentica, ma non vogliamo costruire una dittatura né aperta, né coperta. I cambiamenti saranno profondi, ma avverranno nel rispetto dell’ordine legale stabilito. Ci sarà libertà di impresa, di espressione, di associazione e di religione. Si garantiranno tutte le libertà individuali e sociali, così come i diritti civili e politici consacrati nella nostra costituzione”, facendo anche delle promesse sulla futura gestione economica del paese : ”il nuovo governo manterrà la disciplina finanziaria e fiscale. Si riconosceranno gli impegni presi con le imprese, le banche nazionali e straniere” però “i contratti del settore energetico saranno rivisti, per prevenire atti di corruzione e illegalità”, in ogni caso “non attueremo il programma in maniera arbitraria, né ci saranno confische o espropriazioni di beni”.
Il nuovo presidente ha parlato anche della violenza e del narcotraffico: “Entrambe sono un prodotto della povertà, e quindi cercheremo di superarle prima di tutto creando condizioni di vita migliori per tutti i cittadini”, delle migrazioni, che cercherà di gestire «garantendo una qualità della vita che permetta a tutti di vivere dove sono nati e cresciuti, così che coloro che decideranno di emigrare lo faranno per il loro piacere, e non per necessità” e degli Stati Uniti: «Vogliamo sviluppare con loro un rapporto di collaborazione, nell’interesse di tutti, basato sul rispetto reciproco».
Il Presidente americano, Donald Trump, via twitter, ha mandato gli auguri al neo eletto: "Congratulazioni a López Obrador per essere diventato il nuovo presidente del Messico. Sono ansiosissimo di poter lavorare con lui. C'è molto che può essere fatto per beneficiare a Stati Uniti e Messico!".
Fonte immagine: ilfattoquotidiano.it
Fabio Di Paolo