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Messi cala il poker di Palloni d'oro

ZURIGO, 07 GENNAIO 2013 - Tanti volti noti del calcio oggi a Zurigo per il "FIFA Ballon d'Or Gala" che vedeva l'assegnazione del Pallone d'oro 2012 al miglior calciatore europeo. A far da mattatore della serata, nelle insoliti vesti di presentatore, con le quali si è però trovato molto a suo agio, uno degli ex-Tulipani del Milan dei sogni, Ruud Gullit.[MORE]

Inutile dire chi erano i tre candidati alla vittoria del premio, così come sarebbe inutile dire chi lo ha vinto. Messi, Ronaldo, Iniesta (in ordine di arrivo) uno accanto all'altro come avviene ormai in tutti i riconoscimenti calcistici.

Il protagonista assoluto della serata è stato quindi Lionel Messi, vincitore del quarto Pallone d'Oro consecutivo, impresa mai riuscita nemmeno a mostri sacri come Cruyff, Van Basten e Platinì che si erano fermati a quota 3. Numeri da capogiro per lui quest'anno, che prima della premiazione aveva affermato come questa non sia stata la sua stagione migliore a livello di successi, non avendo vinto nè Champions League nè Liga. Già, magari non la migliore stagione a livello di club, ma il record di 91 gol, uno più bello dell'altro, realizzati nell'anno solare, la dicono lunga sulla sua personalissima annata e così, dato che da quando il premio di "France Football" si è fuso con il "Fifa World Player of the year" ad essere riconosciuto è il valore del giocatore in sè, della sua classe, del suo talento, senza badare a cosa ha vinto la sua squadra o la sua nazionale: giusto così.

E allora vince Messi, e quando vince lui nessuno ha nulla da dire in contrario perchè è il numero uno indiscusso, perchè ha quel qualcosa in più rispetto a tutti gli altri. A decidere il trionfatore, forse per l'ultimo anno dato che l'accordo sulla fusione dei due premi aveva una durata di soli tre anni per ora, sono stati 208 giornalisti e altrettanti tra allenatori e capitani delle nazionali calcistiche. Il premio come miglior tecnico è andato invece al c.t. della Spagna Vicente Del Bosque che ha battuto l'ex Barca Pep Guardiola e lo Special One José Mourinho mentre quello per il gol più bello dell'anno se lo è aggiudicato Miroslav Stoch del Fenerbache per la rete al volo realizzata nella gara di campionato contro il Genclerbirligi.

A questo punto potremmo ufficialmente dire che stiamo vivendo nell'epoca in cui il calciatore più forte di tutti i tempi esercita la sua professione, ma Diego Armando Maradona potrebbe guardarci male dato che il suo genio e la sua fantasia non hanno mai potuto ricevere l'ambito riconoscimento per questione burocratiche (gli extracomunitari, ai suoi tempi, non potevano concorrere per il Pallone d'Oro). Una pacca sulla spalla infine la merita Cristiano Ronaldo che, se fosse nato in un'epoca calcistica diversa, sarebbe stato lui a fare incetta di premi ma purtroppo, con un "gigante" di 25 anni e 169 centimetri di fronte, bisogna solo applaudire.