Economia

Mercato Auto, a settembre immatricolazioni + 0,6 per cento

MILANO, 18 OTTOBRE 2011 - In base ai dati diffusi dall'Acea, l'Associazione dei costruttori di autoveicoli in Europa, a settembre, la domanda di nuove autovetture ha evidenziato una leggera crescita (+0,6%) nella Ue, per un totale di 1.231.147 unità. Invece, prendendo i esame i 27 mercati dell’Unione più le nazioni aderenti all'Efta, le immatricolazioni sono invece cresciute dell’1% con 1.269.646 unità vendute. [MORE]

 

A dare supporto alla domanda di autovetture, è stato il mercato tedesco, dove si è registrare un incremento dell'8,1% con 280.689 unità. In calo dello 0,8% quello del Regno Unito, con 332 mila unità, della Spagna dell'1,3% pari a 55.572 unità e dell'1,4% in Francia con 167 mila auto immatricolate. In Italia, il mercato ha subito una contrazione del 5,7% rispetto al dato del settembre 2010, corrispondente a 146 mila vetture vendute in meno.

 


Inoltre, nei primi 9 mesi dell'anno, tutti i principali Paesi presentano una contrazione delle vendite: Regno Unito (-5%), Italia (-11,3%) e Spagna (-20,7%). Stabile la Francia (+0,2%), mentre un significativo incremento si registra in Germania (+10,8%).

In riferimento ai dati dei singoli brand: Volkswagen registra un incremento del 12,1%, pari a 283.970 unità (quota del 23% del mercato); la francese PSA (Peugeot-Citroen) segna un calo del 13,9% ( 130 mila unità); GM (General Motors che controlla i marchi Opel/Vauxhall, Chevrolet e GM),è il terzo gruppo d'Europa con il 9,1% del mercato e immatricolazioni in calo del 6,3% a settembre (112 mila vetture circa); Renault cresce a settembre dell'1,6% a quota 108 mila vetture immatricolate (ciò è dovuto al contributo della Dacia, marchio controllato dal gruppo e in crescita del 16%); Ford con 105 mila vetture immatricolate segna un calo dello 0,6%, trend negativo anche per il gruppo Fiat, che segna un calo delle immatricolazioni del 7,8%.

Nello specifico, la quota di Fiat Group Automobiles è del 6,5%, con oltre 82 mila immatricolazioni. Nel periodo gennaio-settembre 2011, le vendite sono state 750 mila per una quota del 7,2%. A ciò, occorre aggiungere che il gruppo Fiat, in Germania ha evidenziato in settembre un aumento delle vendite del 3,9%, pari a 8.300 unità, che salgono a 79mila da inizio anno (+5,7%) con una quota di mercato del 3,3%. Da segnalare le buoni performance di Lancia/Chrysler, che a settembre evidenzia un aumento nei volumi di vendita del 16,9%, ed eccezionali risultati per Jeep che con più di 2.700 immatricolazioni in settembre aumenta le vendite del 132,5%, raddoppiando la quota che ora è allo 0,2%. Buon risultato anche per Alfa Romeo, le cui vendite segnano un + 32,1% rispetto all'anno precedente.

Gianni Filipponi, direttore generale dell'Unrae, l'Associazione che rappresenta le Case estere operanti in Italia, ha commentato i suddetti sostenendo che, "Le differenze tra i principali mercati riflettono senz'altro situazioni macroeconomiche non omogenee, ma anche un'attitudine diversa nei confronti dell'automobile da parte dei governi nazionali e di molte realtà locali. In questo quadro è evidente che il segno fortemente negativo dell'Italia sia dovuto anche ad una fiscalità sempre più penalizzante per l'automobilista: nuova IPT, IVA al 21%, incremento delle imposte sulle assicurazioni, due aumenti delle accise sui carburanti e il superbollo per le auto di maggiore potenza, solo per citare le misure di questo ultimo anno".

Per Filipponi, "I risultati di settembre confermano come difficilmente il mercato italiano a fine anno farà registrare più di 1.750.000 immatricolazioni, ed è chiaro che -dato il peso dell'automobile nell'economia del nostro Paese è arduo immaginare che l'Italia possa uscire dall'attuale crisi, senza misure a sostegno del mercato automotive nel suo complesso, rivolte sia alle famiglie che alle aziende".

Rosy Merola