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Memorial 'Giovanni Palatucci raccontato con semplicità'
CATANZARO 2 Febbraio - La Questura di Catanzaro, in collaborazione con il Comune, la Provincia e l’A.N.P.S., ha promosso un’iniziativa, rivolta ad una rappresentanza di studenti delle scuole medie e superiori del capoluogo, che si svolgerà nell’Auditorium Casalinuovo alle ore 10.00 di venerdì 4 febbraio p.v., per commemorare l’illustre figura del funzionario di Polizia Giovanni Palatucci, in prossimità del 66° anniversario della sua morte avvenuta a Dachau il 10 febbraio 1945.[MORE]
L’iniziativa “Giovanni Palatucci raccontato con semplicità” vuole essere un’occasione per far conoscere ai più giovani la vita e le virtù del coraggioso poliziotto che, in qualità di responsabile dell’ufficio stranieri e poi di Questore reggente di Fiume, nel periodo storico 1940 – 1944, salvò la vita a migliaia di ebrei dalla persecuzione razziale nazista.
Egli difatti, mosso da una profonda fede cristiana, si prodigò nel fornire documenti falsi a circa 5.000 ebrei, scampati così alla deportazione nei campi di concentramento nazisti, fino al settembre del 1944 quando venne arrestato con l’accusa di “cospirazione e intelligenza con il nemico” dalla Gestapo.
Condannato dalle autorità tedesche, a soli 36 anni, fu internato nel campo di sterminio di Dachau, dove dopo quattro mesi di sevizie e stenti morì il 10/2/45, poche settimane prima della Liberazione.
L’Unione delle comunità ebraiche d’Italia gli conferì nel 1955 la medaglia d’oro alla memoria per le sue opere meritorie ed, in seguito, lo Stato di Israele lo ha insignito del titolo di “Giusto tra le Nazioni” il massimo riconoscimento conferito a chi, durante il nazifascismo, rischiò la vita per salvare quella degli ebrei dalle persecuzioni razziali.
A Gerusalemme il nome di Giovanni Palatucci compare sul Muro dell’onore nel “Giardino dei Giusti” della fondazione del Memoriale Ebraico dell’Olocausto “Yad Vashem” ed alla sua memoria hanno anche dedicato un bosco di 5.000 alberi, tanti quante le persone che salvò.
Nel 1995 il Presidente della Repubblica Italiana ha conferito al “Questore Giusto” una medaglia d’oro al valor civile con la seguente motivazione: “Funzionario di Polizia, reggente la Questura di Fiume, si prodigava in aiuto di migliaia di ebrei e di cittadini perseguitati, riuscendo ad impedirne l’arresto e la deportazione. Fedele all’impegno assunto e pur consapevole dei gravissimi rischi personali continuava, malgrado l’occupazione tedesca e le incalzanti incursioni dei partigiani slavi, la propria opera di dirigente, di patriota e di cristiano, fino all’arresto da parte della Gestapo e alla sua deportazione in un campo di sterminio, ove sacrificava la giovane vita”.
Il Tribunale Diocesano ha concluso nel 2004 il processo di I grado per la sua beatificazione definendolo già “Venerabile Servo di Dio”.
Per consentire ai giovani studenti di conoscere meglio la storia di Giovanni Palatucci, ma anche il contesto storico in cui si sono svolti i tragici episodi che hanno caratterizzato la sua mirabile esistenza, la Polizia Scientifica ha realizzato cinque filmati, che precederanno gli interventi dei relatori sui temi da trattare.
Inoltre, è stato realizzato un opuscolo informativo con lo stesso titolo dell’iniziativa “Giovanni Palatucci raccontato con semplicità” che verrà distribuito agli studenti nel quale vengono ricordate le virtù eroiche di quest’uomo di fede, poliziotto e patriota, la cui vita fu testimonianza di quegli alti valori morali racchiusi in una sua celebre frase riportata a noi “Vogliono farci credere che il cuore sia solo un muscolo e ci vogliono impedire di fare quello che il cuore e la nostra religione ci dettano”.