Economia

Melegatti: torna la produzione sostenuta dai consumatori ma prevista la cassa integrazione

VERONA, 10 DICEMBRE – Periodo di transizione e di relativa ripresa economica per la storica azienda veronese Melegatti, da decenni sulle tavole degli italiani.[MORE]

Nonostante il boom delle vendite di pandori e panettoni, i cui ordini avrebbero superato di gran lunga il milione e mezzo di pezzi prodotti in extremis dopo che i lavoratori sono tornati alle linee di produzione il 21 novembre scorso, dalla settimana prossima potrebbe tornare la cassa integrazione.

La decisione risulta a seguito di un incontro avvenuto tra l’azienda e il sindacato, il quale non sarebbe intenzionato ad avviare la cassa, ritenendola utile ma non indispensabile, e si starebbe dunque attivando al fine di organizzare assemblee coi lavoratori.

L’azienda veronese spiega al sindacato che produrre di più in questo momento non sarebbe conveniente perché i panettoni prodotti oggi arriverebbero sugli scaffali della GDO tardi, a cavallo di Natale, quando sui prezzi verranno applicati sconti che ne abbatterebbero il valore reale ovvero il prezzo pieno della produzione.

La società, da tempo in crisi, è riuscita a far ripartire gli impianti grazie ad un fondo di private equity maltese, l’Open Capital Found, e al supporto straordinario dei consumatori volto a rilanciare lo storico marchio veronese. Il 20 novembre è stato sfornato il primo pandoro nello stabilimento di San Giovanni Lupatoto, e la foto di due dipendenti con il soffice dolce ha subito fatto il giro dei social network, così come l'hashtag #NoiSiamoMelegatti creato dagli stessi lavoratori dell'azienda veronese per far conoscere ai consumatori veneti e non solo la delicata situazione.

Così Maurizio Tolotto della Fai Cisl di Verona: “Non possiamo nascondere che questa nuova richiesta di cassa integrazione ci ha spiazzato. Contavamo che i lavoratori potessero passare direttamente a lavorare per la campagna delle colombe pasquali. Vigileremo con grande attenzione sulle prossime scelte dell’azienda. Il fatto di lasciare tanti ordini insoddisfatti lascia anche ai lavoratori un grande senso di frustrazione”.

Il 7 novembre è stata depositata in tribunale la proposta di ristrutturazione del debito. A partire da questa data ed entro 120 giorni procrastinabili di altri 60, l’azienda dovrà pianificare una proposta di rientro per ciascun creditore. Le colombe pasquali Melegatti saranno la prova tangibile dell’assolvimento del debito e del risanamento aziendale.

 

Luna Isabella

(foto da mercatinidinatale.it)