Meglio tardi che mai. Per la Ue l'adescamento online è reato
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MILANO, 16 Novembre 2011 - Buone notizie dal tribunale dell’Unione Europea. È stata varata una direttiva che punisce con il carcere una ventina di tipologie di crimini, tra i più immorali che si possano compiere. [MORE]
In particolare, si apriranno le porte del carcere per almeno dieci anni a chi costringe un bambino a compiere atti sessuali o a prostituirsi. I produttori di pornografia minorile, invece, rischieranno tre anni. Oltre all’inasprimento delle pene, la direttiva si preoccupa di definire nuove categorie di reati, come l'adescamento online e il turismo sessuale, che nei 27 paesi della Ue potrà essere punito dai tribunali nazionali anche quando il viene commesso all'estero. Una particolare aggravante è prevista nel caso in cui i colpevoli abbiano la fiducia dei bambini o ricoprano una posizione di autorità o d'influenza su di loro (ad esempio familiari e insegnanti). Lo stesso trattamento sarà riservato in cui si abusi di bambini particolarmente vulnerabili.
I siti web pedopornografici (su cui si stima che vengano caricate 200 foto hard al giorno) verranno immediatamente cancellati e, se i server che li ospitano si trovano sul suolo dell'Ue, saranno le autorità giudiziarie a doverne disporre la cancellazione delle pagine. Se invece i server sono fisicamente in paesi esterni alla Ue, le polizie postali dovranno agire per bloccare l'accesso ai siti.
Esultanza da tutte le vittime di abusi e maltrattamenti che finalmente potranno vedere puniti i loro carnefici, coloro che si sono presi il permesso di rovinargli la vita. Unanime l’approvazione da parte dei vari tribunali europei che, nel giro di due anni, dovranno recepire la normativa e legiferare in materia.
Stefano Villa