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Medio Oriente: lezione a palestinesi da Balfour, soluzione viene da interno

ROMA, 1 NOVEMBRE - A cento anni dalla dichiarazione Balfour, che promise un focolare nazionale al popolo ebraico in Medio Oriente, sull'Economist si legge che la lezione che i palestinesi ne possono trarre è che "non è stata la Gran Bretagna a creare Israele, e non sarà un'altra potenza straniera a creare la Palestina. Se ci dev'essere una fine a un secolo di conflitto, dovrà venire dall'interno".

L'erticolo, che celebra il centenario della dichiarazione, sottolinea come la stessa, se da una parte segnò il riconoscimento internazionale delle aspirazioni millenarie di un popolo, al tempo stesso fu l'inizio della fine delle aspettative di un altro, prodromo di quella 'nakba', la catastrofe, che si sarebbe abbattuta sui palestinesi poco più di 30 anni dopo, nel 1948.

"Quello che importa non è quello che i gentili dicono, ma quello che gli ebrei fanno", affermò David Ben-Gurion, primo leader a guidare un governo israeliano. Nonostante questa affermazione, però, il riconoscimento  da parte della comunità internazionale è ancora cercato e voluto dallo Stato ebraico.

Lo dimostrano le celebrazioni organizzate per il centenario della dichiarazione Balfour: tra i tanti eventi, una cena a Londra alla quale parteciperanno sia Theresa May che Benjamin Netanyahu, i due premier di Regno Unito e Israele, e una speciale sessione al Parlamento israeliano, senza contare che il British Museum potrebbe prestare la lettera originale per il 70esimo anniversario della fondazione dello Stato ebraico. Ugualmente, non mancheranno manifestazioni per denunciare la dichiarazione Balfour, il primo tradimento di cui sono rimasti vittime i palestinesi, decisi a ottenere le scuse per quell'infausto documento che ha gettato le basi di uno dei conflitti piu' lunghi e finora insoluti dell'epoca moderna.

Come per gli israeliani, anche per i palestinesi il riconoscimento internazionale è stato centrale negli ultimi anni e resta fondamentale nella strategia di Ramallah per ottenere uno Stato indipendente. Come si sottolinea sull'Economist, il leader dell'Autorità nazionale palestinese, Abu Mazen, ha lottato molto in questo decennio per ottenere il riconoscimento internazionale.

"La Palestina ha ottenuto lo status di osservatore all'Onu nel 2012 e la maggior parte delle nazioni al mondo oggi la riconoscono come uno Stato. Tuttavia, non è più vicina all'indipendenza di quanto non fosse nel 1967", si legge ancora nell'articolo sul settimanale britannico, che recrimina al leader palestinese di aver combattuto non con Israele ma con la sua stessa gente.  [MORE]

Emanuela Salerno

Fonte immagine: www.flippedclassroomespository.com