Cronaca
Medico risarcisce con 500mila Euro la famiglia del paziente
TARANTO, 13 LUGLIO 2014 - Il paziente si era recato alla guardia medica nel 2009, per problemi cardiaci. Il medico avrebbe diagnosticato un semplice stress e avrebbe quindi detto al paziente di tornare a casa e di riposarsi. Invece, le condizioni del malato peggiorano, tanto che, poche ore dopo, l'uomo entra in coma e muore subito dopo l'intervento del 118.
La famiglia del paziente chiede, attraverso legale, la verità su quanto accaduto. Oggi, il tribunale dà una prima risposta, disponendo per il medico sei mesi di carcere e un risarcimento di 500mila Euro per la famiglia del paziente (composta dalla moglie e dai due figli minori).[MORE]
La sentenza arriva dopo una lunga battaglia in tribunale: da entrambe le parti sono stati predisposti periti ad hoc, che hanno esaminato le cartelle cliniche del paziente deceduto e hanno fatto le relative (e opposte) valutazioni. Alla fine, il tribunale era stato costretto a convocare un terzo perito, per verificare le reali condizioni del malato al momento della visita medica.
Il perito esterno ha stabilito che le condizioni dell'uomo potevano portare alla diagnosi del medico, ma che la pregressa patologia (ovvero, l'uomo era affetto da diabete) avrebbe dovuto consigliare al medico di disporre ulteriori accertamenti, dato che la malattia precedente poteva causare l'infarto.
Fonte: Quotidiano di Puglia
Annarita Faggioni