Medico italiano contagiato dall'Ebola: "Non sono un eroe"

venerdì 26 dicembre, 2014

ROMA, 26 DICEMBRE 2014 - Il medico italiano che ha contratto l'Ebola durante una missione in Sierra Leone ora si sta ristabilendo. In una lettera pubblica sul suo profilo Facebook, l'uomo ricorda i momenti più gravi della malattia e risponde alle notizie che è riuscito a leggere sul suo conto.

"Da qualche giorno sto meglio, lentamente ho ripreso in mano il controllo del mio corpo, riesco a muovermi in autonomia; da qualche giorno ho iniziato a leggere qualcosa" spiega il medico nella lunga lettera. Pochi i ricordi inerenti ai primi giorni di ricovero: l'uomo ha mantenuto la calma, anche se le sue condizioni stavano peggiorando. Ora, lentamente le sue condizioni migliorano, facendo ben sperare nella sua guarigione.[MORE]

"Non credo di essere un “eroe” ma so per certo di non essere un “untore”: sono solo un soldato che si è ferito nella lotta contro un nemico spietato." spiega il medico volontario, ricordando il grandissimo lavoro che i colleghi di Emergency continuano a fare nelle zone a maggior diffusione del virus. L'Ebola va combattuta "con dignità" ed efficacia soprattutto in queste zone, per evitare la diffusione del contagio e dare speranza a chi ha contratto il male.

Ieri, dopo il tradizionale messaggio della Regina Elisabetta, nel Regno Unito aveva tenuto un breve discorso televisivo il giovane volontario inglese, che aveva contratto la malattia nelle zone a rischio come il medico italiano e che ne era poi uscito dopo una lunga serie di terapie nel proprio Paese d'origine. Anche il giovane inglese ha dichiarato l'Ebola come un nemico da affrontare tutti insieme, mentre l'Organizzazione Mondiale della Sanità continua a tenere sotto controllo la situazione.

(Foto guidasalute.it)

Annarita Faggioni

Argomenti:

ebola,