Cronaca

Lo spot del Brotzu fa infuriare il web, la polemica non si placa

CAGLIARI, 13 OTTOBRE 2011- Un’insolita campagna di sensibilizzazione sull’importanza dei trapianti quella promossa dal reparto di Urologia dell’Ospedale Brotzu di Cagliari. Uno spot originale ed innovativo che si avvale del web per far giungere al grande pubblico un messaggio chiaro: un trapianto nella maggior parte dei casi può salvare una vita umana.[MORE]

L’obiettivo, fa sapere Mauro Frongia, Direttore del dipartimento di Patologia renale e trapianto di rene del Brotzu, oltreché ideatore dello spot, è quello di ricordare, con un pizzico di allegria, il percorso fatto dal 1987-1988, quando, in Sardegna, fu eseguito il primo trapianto di organi. Da allora quel numero è salito. Sino ad oggi i trapianti eseguiti nello stesso reparto sono stati 772, di cui almeno 500 eseguiti dallo stesso Frongia. Un numero importante che ha permesso alla Regione Sardegna di avere in ambito nazionale un’altissima percentuale di donatori per milione di abitanti. Medici, infermieri e pazienti negli insoliti panni di ballerini, per uno spot che, realizzato con soli 312 euro, ha scatenato accese polemiche sul web e non solo. Le immagini di una sala operatoria prima di un intervento aprono lo spot, un gioioso trenino di medici e infermieri guidato dal neotrapiantato lo conclude. Uno spot della durata di soli 4 minuti, apparentemente pochi, ma sufficienti per richiedere all’Assessore alla Sanità la revoca di Antonio Garau, direttore generale del Brotzu.

Una richiesta indiscutibilmente forte partita dalla vicesegretaria regionale del Pd, Francesca Barracciu, che ha dichiarato: “Trovo deprimente constatare l'effetto dilagante dell'esibizionismo mediatico ed è inaccettabile che l'Azienda realizzi e diffonda, coinvolgendo medici, personale e malati, uno spot tarato sulla spazzatura televisiva e indegno per la più prestigiosa struttura sanitaria della Regione Sardegna". Immediata la reazione dello storico leader dello stesso Pd, nonché pediatra del Brotzu, Emanuele Sanna, il quale ha definito inaccettabile l’utilizzo dello spot per intraprendere una mera polemica politica e soprattutto considerarlo un insulto alle sofferenze dei malati. Tra le tante reazioni anche quella di Raimondo Ibba, presidente dell’Ordine dei medici della provincia di Cagliari, che, ribadendo la serietà e la professionalità di Frongia, ha sottolineato, per chi forse lo aveva frainteso, che il messaggio del video era quello di far capire ad ognuno di noi che un trapianto può restituire la felicità perduta.

Intanto il dibattito prosegue e i toni, invece di placarsi, si riaccendono assumendo i contorni di una vera e propria guerra tra la Barracciu e il direttore generale del Brotzu Tonino Garau. Una guerra che vede come protagonisti medici e politici, uno scontro fatto di carte bollate, accuse di abusi di posizione e riferimenti massonici mossi dalla consigliera del Pd, che continua. “la questione che pongo è politica, il solo a poter rispondere è l’Assessore alla Sanità, anche perché Garau non possiede i titoli per fare il direttore generale, al massimo sa organizzare cene con Verdini e Carboni a Suelli”. Insomma, la polemica pare ben lontana dal placarsi, ma in fondo, dato che la vicenda è arrivata sui tavoli del consiglio regionale e che le persone a visionare lo spot in rete sono state oltre 25 mila, a prescindere dai vari attacchi e dai, forse ingiustificatamente forti, toni accusatori, l’obiettivo di attirare l’attenzione è stato raggiunto appieno.
 

Sara Marci