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Medici contro Putin: no alla legge anti-Magnitsky e via alle adozioni negli Usa

MOSCA (RUSSIA), 3 MAGGIO 2013 – Si riaccende la disputa tra Russia e Usa che questa volta vede protagonisti medici, psicologici e altri funzionari del settore che si stanno battendo affinché Putin consenta le adozioni degli orfani, di nazionalità russa, anche in America.

Il motivo di tale impedimento risale al 28 dicembre scorso quando Barack Obama ha firmato la “lista Magnisky” che ha congelato i beni e vietato l’accesso ai funzionari russi sospettati di aver causato la morte del dipendete russo Magnitsky. L’avvocato lavorava nella società americana Firestone Ducan e nel 2008 era stato incarcerato con l’accusa di evasione fiscale; a causa delle sue malattie, però, il funzionario è morto in carcere e, benché la Russia avesse dichiarato la sua irresponsabilità sull’accaduto, l’America ha agito di conseguenza ritenendo invece il paese colpevole.

Putin ha risposto il primo gennaio con la legge Jakolev, altrimenti detta anti-Magnisky, che impedisce l’azione da parte dei cittadini americani di bambini russi; la motivazione, secondo Putin, è da ricondurre al piccolo Dimitri – da qui il nome della legge – che nel 2008 fu abbandonato in macchina dai genitori americani che lo avevano adottato. L’indignazione popolare per questa norma non ci mise molto ad arrivare e ora anche i medici si sono mossi nella stessa direzione. [MORE]

Andrei Bilzho, caricaturista ed ex psichiatria, si è promosso sul social network Facebook per evidenziare i gravi danni psicologici che questa mossa politica ha causato sui bambini: infatti, molti di loro erano nelle ultime fasi di adozione, quando mancava ormai poco alla loro partenza, e questa improvvisa scelta ha sicuramente causato dei traumi nei ragazzi che vivono già in una situazione di abbandono. Bilzho ha riferito che ‹‹la ripetuta interruzione dei rapporti emotivi, specialmente nei bambini, può portare a seri problemi psichici››.

Concordi con le idee di Bilzho, anche altri medici che hanno dato il via ad una petizione rivolta a Putin portando a valore delle loro tesi la loro personale esperienza su questi bambini, ma anche su quelli che hanno vissuto la strage Beslan quando morirono 186 compagni di scuola dei ragazzi. Per promuovere questa petizione, i medici, contano sulla risonanza mediatica durante le festività russe che vanno dal 1° maggio alla Celebrazione della vittoria nella seconda guerra (9 maggio).

Putin è attualmente in vacanza, anche se ieri era a Strasburgo per l’apertura del nuovo teatro, ma già qualche giorno fa si era promulgato contro la Francia e i matrimoni gay con la volontà di espandere la legge anti-adozione anche ai cittadini francesi per la scelta fatta; secondo il presidente, infatti, si necessita di ‹‹rispetto verso le nostre tradizioni culturali, etiche, legislative e verso le nostre norme morali. Ritengo che abbiamo il diritto di apportare cambiamenti nell'accordo bilaterale sulle adozioni››.

Erica Benedettelli

 [immagine da panorama.it]