Politica
Mediaset: pena estinta per Berlusconi, che resta incandidabile
MILANO, 14 APRILE 2015 – Per Silvio Berlusconi i giudici del tribunale di Sorveglianza di Milano hanno dichiarato estinta la pena accessoria dell'interdizione per due anni dai pubblici uffici, dopo aver preso atto dell’esito positivo dei 10 mesi e mezzo di affidamento in prova ai servizi sociali a cui era stato ammesso un anno fa a seguito della condanna definitiva a 4 anni di carcere - ridotti a uno per via dell'indulto - per il processo Mediaset sui diritti tv.[MORE]
Questa mattina è stato depositato il provvedimento, a margine dell'udienza camerale di giovedì scorso - prima della strage al Palazzo di Giustizia - del collegio presieduto da Pasquale Nobile de Santis.
L'ex Cavaliere torna dunque a essere un uomo libero (potrà votare e andare all’estero), ma rimane ineleggibile fino al 2019, poiché non decadono gli effetti della legge Severino (approvata nel 2012, essa prevede l’incandidabilità per sei anni di coloro che riportano condanne superiori a due anni di reclusione), la cui applicabilità retroattiva è contestata dai legali del leader di Forza Italia, ricorsi frattanto alla Corte di Strasburgo.
Tuttavia, Berlusconi, potrebbe tentare la via della “riabilitazione” e accelerare - in caso di esito positivo - il ritorno alla vita politica di circa una anno; come recita l’articolo 15 della legge Severino: «La sentenza di riabilitazione, ai sensi degli articoli 178 e seguenti del codice penale, è l’unica causa di estinzione anticipata dell’incandidabilità e ne comporta la cessazione per il periodo di tempo residuo. La revoca della sentenza di riabilitazione comporta il ripristino dell’incandidabilità per il periodo di tempo residuo».
Domenico Carelli
(Foto: espresso.repubblica.it)