Economia

Mediaset-Vivendi, indagine su Bolloré per aggiotaggio

MILANO, 24 FEBBRAIO - Vincent Bolloré è indagato dalla Procura di Milano per aggiotaggio sui titoli. L’accusa sarebbe quella di aver rastrellato il 29% delle azioni Mediaset dopo averne fatto scendere il valore. Bolloré è il primo azionista del gruppo Vivendi, socio ‘forte’ di Mediobanca ed al controllo di Telecom.[MORE]

La società ha pubblicato proprio ieri i dati di bilancio: nel 2016, Vivendi ha chiuso con un utile netto di competenza di 1,25 miliardi, con un calo del 35% rispetto al 2015. Salgono a 10,8 miliardi i ricavi, con un dato dello 0,5%, mentre l’utile netto dalle attività operative è pari a 1,23 miliardi, con un boom del 77%. Infine, il risultato operativo, che scende del 2,9% a 1,19 miliardi.

L’iniziativa nei confronti di Bolloré nasce da un esposto presentato dalla Fininvest (che detiene il 40% di Mediaset) ma anche da Consob e Agcom. Secondo la contestazione, il gruppo francese avrebbe, nell’ambito della ‘scalata’ a Mediaset, creato le condizioni per far scendere il titolo al fine lanciarsi a prezzo di sconto. Anche Silvio Berlusconi si era espresso a dicembre nel merito della questione: «Ci hanno fatto un ricatto, una estorsione: di fronte a questa scalata pensiamo di resistere, e crediamo che la magistratura debba dare seguito alle nostre cause».

L’indagine ha letteralmente mandato a picco il titolo francese, sotto del 3,1%, nell’ambito di una partita che la stampa non esita già a definire lunga e imprevedibile, a causa dei numerosi conflitti presenti in gioco. Su tutti, la normativa sotto indagine Agcom in merito alla violazione del Testo unico dei servizi media audiovisivi radiofonici, oltre alla causa civile intrapresa da Mediaset per l’accordo disdettato e legato all’acquisto di Premium. Per la seguente, è stato richiesto un risarcimento pari a un miliardo e mezzo di danni.

foto da: notizie.tiscali.it

Cosimo Cataleta