Economia

Mediaset: GDF perquisisce uffici Vivendi

PARIGI, 5 OTTOBRE – I Finanzieri del nucleo di Polizia Valutaria della GDF di Milano, coadiuvati da rappresentanti della Gendarmeria parigina, avrebbero effettuato perquisizioni negli uffici della società francese Vivendi SA, attiva nel campo dei media e delle comunicazioni. L’attività dei Finanzieri si sarebbe poi spostata nella sede parigina della banca d’affari Natixis, appartenente al gruppo BPCE, che avrebbe a sua volta offerto servizi di consulenza e gestione patrimoniale a Vivendi. [MORE]

Gli investigatori starebbero puntando ad acquisire documentazione sull’acquisto di azioni Mediaset da parte della società tlc francese, nell’ambito dell’inchiesta aperta dalla Procura di Milano sulla tentata scalata del gruppo francese al principale operatore televisivo privato italiano. L’indagine, seguita dai PM Fabio De Pasquale e Silvia Bonardi, è scattata a seguito di un esposto presentato nel dicembre 2016 da Fininvest (di cui Mediaset è una sub-holding) e vede attualmente indagati Vincent Bolloré, Presidente del Consiglio di Sorveglianza nonché patron del gruppo francese, ed il CEO Arnaud de Puyfontaine.

Fininvest sostiene che Vivendi avrebbe creato ad hoc le condizioni per far scendere le quotazioni in borsa del titolo Mediaset, per poi intraprenderne la scalata a prezzi di sconto. L’8 aprile del 2016 Vivendi aveva concluso con Fininvest un accordo per l’acquisizione del 100% delle quote della piattaforma Mediaset Premium, prevedendo anche uno scambio di azioni che avrebbe dovuto portare entro il 30 settembre i due gruppi a detenere l’uno il 3,5% dell’altro. Nel luglio dello stesso anno, Vivendi avrebbe inviato una lettera a Fininvest proponendo una rinegoziazione dell’accordo, con un’acquisizione limitata al 20% della piattaforma Premium, ma con la volontà di salire al 15% in Mediaset. Tra i mesi di agosto e novembre si è verificato un crollo dei risultati finanziari di Mediaset, che ne avrebbe fatto scendere il prezzo delle azioni. A questo punto, a poco a poco, Vivendi avrebbe acquisito piccole quantità di azioni fino a raggiungere il 28,80% del capitale e il 29,94% dei diritti di voto.

Pertanto, dal 24 febbraio 2017 Vincent Bolloré è indagato dalla Procura di Milano per concorso in aggiotaggio nella scalata del gruppo francese a Mediaset. Inoltre, il 18 aprile l’AGCOM aveva concesso con una delibera ad hoc un anno di tempo a Vivendi per ridurre entro il 10% la partecipazione in Telecom Italia o in Mediaset, avendo ravvisato un’esposizione sbilanciata nel mercato media e tlc, in violazione del cosiddetto TUSMAR (Testo Unico servizi media audiotelevisivi-radiofonici). Contro questa delibera AGCOM, tuttavia, pende ancora un ricorso presentato dalla società francese al TAR del Lazio.

 

Francesco Gagliardi

 

Fonte immagine: ilsole24ore.com