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Medagliere Italia, Malagò: "Bilancio oltre le aspettative"
RIO DE JANEIRO - L’Italia a Rio 2016 supera tutti i pronostici, come ha confermato Giovanni Malagò, presidente del CONI, in un’intervista rilasciata ai giornalisti a Casa Italia: “ Quella di Rio è la seconda edizione di sempre per gli sport di squadra dietro Atene e abbiamo il 10% in più dei medagliati rispetto a Londra e il 56% in più rispetto a Pechino.”[MORE]
Il bilancio finale per l’Italia è di 28 medaglie complessive, di cui otto ori, dodici argenti e otto bronzi, che chiude nona nel medagliere, rimanendo nel G10 dello sport mondiale.
L’Italia si è superata rispetto le Olimpiadi precedenti ,infatti ha un medagliere migliore di Pechino 2008 e, nonostante quantitativamente le medaglie siano come quelle di Londra 2012, qualitativamente il livello di Rio 2016 è superiore.
Facendo un’analisi più approfondita delle medaglie, si hanno otto medaglie dagli sport d’acqua, sette dal tiro, tre dagli sport di squadra, due nel ciclismo, una nella lotta libera, due nel judo e quattro nella scherma.
Le medaglie per gli sport acquatici sono nel canottaggio, nel nuoto, nella pallanuoto e nei tuffi, mentre deludenti le performances nella vela e nella canoa.
Procedendo in ordine, per il canottaggio abbiamo il bronzo di Castaldo, Lodo, Montrone e Vicino nel 4 senza, e Marco Di Costanzo e Giovanni Abagnale nel 2 senza;
nel nuoto, l’ orgoglio italiano Gregorio Paltrinieri domina indiscussamente nei 1500 stile libero, portando a casa un oro che ha fatto sognare.
Gabriele Detti sale sul gradino più basso del podio per due volte, sia nei 1500m stile libero che nei 400m stile libero, mentre per la specialità del gran fondo troviamo l’argento di Rachele Bruni. Uniche delusioni per il nuoto arrivano dalla Pellegrini, quarta sui 200 stile libero, e dal nuoto sincronizzato.
Nella pallanuoto sia il Setterosa che il Settebello proseguono dandoci emozioni e regalandoci rispettivamente un argento e un bronzo.
Infine, è stato da brivido il podio italiano riconquistato dopo 36 anni nei tuffi , l’ultimo era stato il bronzo di Giorgio Cagnotto a Mosca 1980, ripreso proprio dalla figlia Tania Cagnotto, che chiude la sua carriera olimpionica con un bronzo nel trampolino da tre metri e un argento nel sincro insieme alla compagna Francesca Dallapè.
Per quanto riguarda vela e canoa, i migliori piazzamenti per quest’ultima sono stati una settimana posizione nella canoa fluviale per De Gennaro, ed il sesto posto di Rizza, mentre per la vela avevamo sperato in Tartaglini nel windsurf, Bissaro e Sicouri nella classe Nacra, ma il podio non è arrivato.
Le sette medaglie nel tiro a volo e nel tiro a segno tengono alto il nome dell’Italia: il tiro a volo è la disciplina che ha riportato più medaglie (cinque in Italia). Eccellenza per Diana Bacosi e Chiara Cainero, oro e argento nello skeet. Oro anche per Rossetti nello skeet maschile, e argento per Pellielo nel trap e Innocenti del double trap.
Nel tiro a segno due magnifici ori di Niccolò Campriani, che ha fatto emozionare vincendo le due gare dui carabina con bersaglio a 10m e 50m, dove si è distinto per l’assoluta precisione.
Per gli sport di squadra abbiamo il beach volley e la pallavolo, il beach di Lupo e Nicolai che hanno sudato (nonostante la pioggia sulla spiaggia di Copacabana) un argento, mentre per la pallavolo la nostra squadra si è arresa solo ai campioni brasiliani, portando a casa un rispettosissimo argento.
Per il ciclismo, un fantastico primo posto per Elia Viviani nell’Omnium maschile, e ad Elisa Lungo Borghini nella corsa in linea femminile va un bronzo.
Nella lotta, nonostante le aspettative su Frank Chamizo fossero molto più alte, il bronzo è comunque soddisfacente.
Glorioso è il judo, con Fabio Basile che ha conquistato la 200° medaglia d’oro italiana ai Giochi estivi, nella categoria dei 66 kg, e Odette Giufrida con l’argento nei 52 kg.
E per ultima ma non ultima, la scherma, che conferma sempre magnifiche medaglie, e a quest’olimpiade ne riporta a casa quattro: l’oro di Daniele Garozzo e l’argento della Di Francisca nella fioretto, insieme agli argenti di Fiamingo nella spada e della squadra maschile della spada.
Per questa disciplina meno soddisfacenti sono stati i risultati della Errigo e della squadra maschile nel fioretto.
Medagliere vuoto anche per l’arco, con la squadra maschile uscita ai quarti contro la Cina, e quella femminile al quarto posto dietro Taiwan.
Delusione per l’atletica leggera, dove non succedeva da 60 anni che l’Italia non ottenesse una medaglia, l’ultima volta Melbourne 1956.
Per Janine Cicognini nel badminton, due incontri e due sconfitte; nell’equitazione il risultato italiano non è stato fra i migliori, stesso discorso per la ginnastica artistica, dove la Ferrari conclude con un quarto posto; stessa posizione per la ginnastica ritmica.
Nel golf i quattro azzurri lasciano molto a desiderare, mentre nel pentathlon moderno De Luca non è riuscito a prendere la medaglia di bronzo per due secondi di ritardo.
Delusione anche nel pugilato, nel sollevamento pesi con il settimo posto di Scarantino, nel tennis i nostri atleti non sono arrivati vicino al podio, così come nel triathlon.
In conclusione, le parole del presidente Malagò: “In questa Olimpiade ho sofferto molto. Ma c'è stata anche la gratificazione, la gioia e l'orgoglio di vedere il tricolore salire, quando sentivi l'inno più che mai. Con i quarti posti non ci siamo fatti mancare niente, ne abbiamo presi dieci. Ma nonostante tutto siamo sempre lì, nella top ten del mondo".
Eleonora Ranelli