Maxi truffa a Cagliari: falsi certificati "bio" e fatture inesistenti, 16 arresti
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CAPOTERRA (CA), 7 GIUGNO 2013 - L'operazione da parte della Guardia di Finanza di Cagliari ha portato all'esecuzione di 16 ordinanze di custodia cautelare, di cui quattro in carcere e dodici ai domiciliari, ed otto provvedimenti di interdizione dagli uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese. Tali provvedimenti sono stati emessi dal Gip Giampaolo Casula su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica di Cagliari. I responsabili emettevano certificazioni “bio” false ed addirittura fatture inesistenti.
Le indagini sono partite da una semplice verifica fiscale condotta nei confronti di un’azienda di Capoterra, che lavora nei settori di intermediazione di cereali di coltivazione biologica. Tali controlli hanno consentito di individuare un’associazione a delinquere capace di emettere un giro di fatture false per oltre 135 milioni di euro.
L’organizzazione aveva architettato un sistema di tipo piramidale, nel senso che era basato sulla costituzione di numerose società fantasma nel settore dell’intermediazione di prodotti cerealicoli con al vertice proprio un’azienda sarda. Lo scopo era quello di realizzare, attraverso certificazioni falsi, un reddito business illecito, inserendo sul mercato nazionale ed europeo prodotti in realtà non biologici.
Così i militari del Nucleo di Polizia Tributaria di Cagliari hanno accertato oltre 100 mila tonnellate di falso prodotto biologico, tra gran, mais, soia, girasole. Hanno successivamente accertato un’evasione dell’Iva di oltre 5 milioni di euro. [MORE]