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Maurizio Ponzi torna in scena con «Ci vediamo a casa»
ROMA, 22 NOVEMBRE - Esce nelle sale cinematografiche il 29 novembre il nuovo film di Maurizio Ponzi, regista che ha lavorato per anni con la fiction italiana, ma che ora ha deciso di tornare alla ribalta con la pellicola «Ci vediamo a casa». Commedia senza dubbio leggera, simpatica, che scorre tranquilla e in totale relax nei suoi 110 minuti, ma con un lato introspettivo significativo e profondo.
Ciò è quanto dichiarato dallo stesso Ponzi alla conferenza stampa tenutasi ieri presso il Cinema Barberini: «É un film di cui sono molto contento, sono riuscito a descrivere problemi profondi, come quello di avere una casa, con leggerezza». A confronto vi sono tre relazioni tanto diverse nell’estrazione sociale, quanto nel rapporto affettivo. La prima è una coppia che ha avuto tutto dalla vita, soldi, case, potere, due straviziati, Gaia e Stefano che vivono non a caso a Monteverde ma incapaci di andare al di là delle apparenze materiali. Poi vi sono Enzo e Andrea, due ragazzi di Ostia, che si amano alla luce del sole senza tante paranoie ma purtroppo le convezioni sociali, in tal caso il lavoro di uno e l’invadenza della madre dell’altro ostacoleranno il tutto, e infine Vilma e Franco del Prenestino, che dopo qualche problema con la giustizia da parte di lui, cercherà assieme alla compagna di reintegrarsi nel contesto sociale, andando in primis alla ricerca di una casa.[MORE]
«Ci vediamo a casa - spiega il regista - è un progetto che avevo da tempo, sono contento di quello che ho fatto, c'è leggerezza ma con nascosto dietro qualcosa di più profondo, complesso, un risultato che si raggiunge con l'esperienza. Oggi non è facile trovare distributori, non basta essere delle commedie. Non sono poi così cambiato dai film di 15-20 anni fa come «Io Chiara e lo Scuro», bisognerà vedere la reazione delle nuove generazioni».
Tra gli attori protagonisti, il cast denota artisti noti del panorama cinematografico nostrano, Giuliana De Sio, Nicolas Vaporidis, Primo Reggiani, Ambra Angiolini, Myriam Catania, Antonello Fassari e Giulio Forges Davanzati e la colonna sonora è tratta dal brano omonimo della cantante Dolcenera. Ponzi conclude affermando: « Il finale è una sorta di giudizio universale sulle coppie, c'è chi si sposa anche se nel matrimonio resta l'ombra del dubbio, chi ha la sua unione vera e felice, e chi non ha nemmeno il diritto di entrare e viene punito». Detto ciò, non resta che andarlo a vedere.
(fonte: http://www.tgcom24.mediaset.it)
Rosalba Capasso