Cronaca
Matteo Renzi leader della Sinistra? Epifani e Severgnini dicono "Sì"
MESSINA, 01 OTTOBRE 2013 - Dopo le dimissioni in massa dei ministri Pdl, le elezioni appaiono sempre più vicine. La Sinistra italiana, come sempre, è alla disperata ricerca di un leader politico in grado di canalizzare su se stesso il consenso elettorale degli Italiani; avendo accantonato definitivamente Pier Luigi Bersani (incapace politicamente di smacchiare il giaguaro). Renzi, intanto, sembra riscuotere consensi a 360 gradi; provenienti sia dalla segreteria del Pd che dall'ambiente giornalistico nazionale.[MORE]
Matteo Renzi sembra non avere più rivali nella corsa alla leadership del Partito Democratico. L'attuale segretario democratico, Guglielmo Epifani, insieme con uno tra i giornalisti più rappresentativi del Corriere della Sera, Beppe Severgnini, vedono nel sindaco di Firenze il leader carismatico di cui la Sinistra aveva bisogno. Il clima politico, oramai, è da piena campagna elettorale, di conseguenza le personalità di sinistra cercano repentinamente di legittimare un leader in grado di battere Silvio Berlusconi nel suo terreno di gioco; ovvero l'empatia.
Epifani lo definisce così: "Matteo Renzi è una straordinaria personalità del nostro mondo e del nostro partito" mentre Severgnini: "Matteo Renzi – lo conosco bene, so quel che dico – intende galvanizzare il centrosinistra, e convincerlo che può vincere e cambiare l’Italia". Insomma Renzi non dovrebbe incontrare particolari ostacoli nella corsa a eventuali elezioni primarie del Pd, a meno che lo "zoccolo duro" e rosso del Pd non decida di mettersi di traverso per l'ennesima volta.
Personalmente diffido dello stile-Renzi, ricorda molto lo stile-Berlusconi nelle affermazioni populiste, nelle battutine ironiche, nonché nella produzione intensiva di promesse elettorali, forte anch'egli dell'assenza di "vincolo di mandato" nel voto che sarà espresso alle prossime elezioni politiche. Il sistema-Italia sembra sempre più vicino al baratro e il popolo italiano credo abbia fatto indigestione di promesse vane, tese unicamente a raccattar voti in campagna elettorale.
Sono convinto che la maggior parte dei politici nazionali non abbia una visione realistica delle attuali condizioni nelle quali grava il nostro Paese. L'italiano-medio si ritrova a dover dar via oltre metà stipendio per far fronte alle attuali tasse nonché alle nasciture; in questa prospettiva affidarsi a un altro "venditore di sogni" potrebbe rappresentare il colpo di grazia verso un punto di ritorno per l'intera Nazione.
Fabrizio Vinci