Mattarella alla Cerimonia del Ventaglio: priorità assoluta "lotta alla corruzione e alle mafie"
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ROMA, 30 LUGLIO 2015 - «La lotta alla corruzione e alle mafie costituiscono una priorità assoluta. È un impegno di civiltà che deve essere condotto da tutta la società, da tutte le istituzioni pubbliche», ha affermato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel corso della tradizionale Cerimonia del Ventaglio, che ha avuto luogo questa mattina al Palazzo del Quirinale. [MORE]
Il capo dello Stato, che ha ricevuto dal Presidente dell'Associazione Stampa Parlamentare il Ventaglio realizzato da Fabiola Napoli, ha sottolineato come la «diffusione dell'informazione e del pluralismo dell'informazione» sia una «condizione importante e provvidenziale», da custodire e preservare.
Mattarella ha poi spostato l’attenzione sull'esigenza di osservare le regole costituzionali, come «il rispetto dei propri limiti e delle competenze altrui», scagliandosi contro la tendenza diffusa nel Belpaese «a straripare, ad appropriarsi di funzioni che spettano ad altri» e ricordando che la Costituzione «è presidiata da regole che vanno rispettate rigorosamente in tutta la loro portata. Le regole vanno rispettate - ha precisato - perché sono il presidio della democrazia».
Nel suo intervento il Presidente della Repubblica ha inoltre lanciato un appello per le riforme, «uno dei punti nevralgici della legislatura», augurandosi «che il percorso in itinere vada al più presto in porto dopo decenni di tentativi non riusciti». Ha poi ricordato altre due priorità del momento, l’immigrazione e il lavoro: «Occorre aiutare i paesi da cui nascono i flussi migratori, aiutarli con insistenza per evitare che i flussi aumentino e che in futuro si abbiano flussi più imponenti e incontrollabili. Un impegno non è soltanto giusto sul piano della collaborazione ma nell'interesse attuale, immediato e futuro dell'Europa». In ordine all’altra emergenza, ha ammonito: «Non possiamo abbandonare un'intera generazione di giovani, non possiamo abbandonare il Meridione». «Vi sono segnali di ripresa - incalza -, occorre svilupparli e incoraggiarli e farne un uso il più accorto possibile. Non possiamo dimenticare che il lavoro per tutti è un principio della nostra Costituzione».
Domenico Carelli
(Foto: la presse.it)