Politica
Mattarella: "Io sono l'arbitro, ma serve la correttezza dei giocatori"
ROMA, 8 MAGGIO - "Un arbitro può condurre bene la partita se ha un certo aiuto di correttezza da parte dei giocatori", spiega Mattarella alle delegazioni di Juventus e Milan (che domani sera si giocheranno la finale di Coppa Italia) in visita al Quirinale. [MORE]
La metafora appare evidente: il Presidente della Repubblica chiede l'ennesimo aiuto ai partiti politici. "Quando sono stato eletto - ricorda Mattarella - dopo aver giurato alla Camera mi sono paragonato a un arbitro imparziale, e ho ricevuto un applauso. Poi ho aggiunto che l'arbitro deve essere aiutato dai giocatori: è seguito un altro applauso, con un po' di sorpresa".
A fare riferimento all'attuale situazione politica sono stati anche Gianluigi Buffon e Giovanni Malagò: "L'Italia non può essere una nazione mediocre e per questo ci affidiamo a una persona come lei", dice il capitano della Juve. Più sarcastico il presidente del Coni e commissario della Lega Serie A Malagò: "Presidente, speriamo di averla almeno distratta per un po' dai problemi di queste ore e di averla fatta sorridere...".
Mattarella, a differenza delle edizioni passate, non assisterà alla partita ma ciò non gli ha impedito di ricordare l'importanza di un evento simile: "Voi siete la punta più avanzata e conosciuta di un grande movimento sportivo che è il più popolare, seguito e amato nel nostro paese e non solo. Avete una grande responsabilità - ha concluso - siete un modello da seguire e imitare dai bambini, dagli altri calciatori. Questo vi dà una grande responsabilità".
Tra i 'giocatori' politici, intanto, continuano le polemiche: il capogruppo alla Camera della Lega, Giancarlo Giorgetti, ha spiegato che se Forza Italia votasse la fiducia al governo neutrale "ci sarebbe un grosso problema". Giorgetti ha poi ribadito la necessità di un passo indietro da parte di Berlusconi che così garantirebbe la nascita di un governo politico. Ciò che vuole la Lega, però, non è la completa estromissione degli azzurri ma una "una forma di coinvolgimento di Forza Italia che sia compatibile con la presenza del Movimento Cinque Stelle".
La risposta del partito dell'ex Cavaliere non si è fatta attendere: "Oggi chiedere a Fi di dare l'appoggio esterno mi pare una domanda mal posta, che non può che avere una risposta negativa", ha detto Mariastella Gelmini. La capogruppo alla Camera ha aggiunto: "Per una questione di lealtà non saremo noi a distinguerci dalla coalizione, pensiamo che non ci siano le condizioni per votare un governo neutrale"; l'ex Ministro dell'Istruzione ha voluto infine sottolineare che se si votasse a luglio la partecipazione non sarebbe alta.
A rilanciare l'idea del voto in estate è il M5S tramite Danilo Toninelli (leader al Senato): il costituzionalista pentastellato si dice convinto che il Movimento possa raggiungere il 40%. Ha voluto dire la sua anche Pier Carlo Padoan: "La fase d'incertezza politica del paese potrebbe frenare la ripartenza degli investimenti. Il Def approvato nei giorni scorsi - spiega il Ministro dell'Economia - non formula un nuovo quadro programmatico, bensì si limita, alla descrizione dell'evoluzione del quadro internazionale economico-finanziario, all'aggiornamento delle previsioni macro economiche per l'Italia e al quadro di finanza pubblica".
fonte immagine corriere.it
Danilo De Rosa