Mattarella: "Il 23 maggio è una data incancellabile per l'Italia, è l'avvio di una riscossa morale"
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CAPACI - Ricorre nella giornata odierna di lunedì 23 maggio, il ventiquattresimo anniversario della strage di Capaci, in cui morirono il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e tre agenti della scorta: Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro.
In occasione di tale commemorazione, nell'aula Bunker del carcere Ucciardone di Palermo è in corso una manifestazione organizzata dalla Fondazione "Giovanni e Francesca Falcone". Sono previste cerimonie anche in molte altre città italiane e, per tutte, il titolo è comune: "Palermo chiama e l'Italia risponde".
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inviato una lettera a Maria Falcone, presidente della fondazione. In tale missiva, il Capo dello Stato esprime "vicinanza e gratitudine a tutti i presenti nell'aula bunker" e, in particolare, "a chi non si è mai scoraggiato nella battaglia contro le mafie, contro l'illegalità e contro la corruzione". [MORE]
Mattarella definisce il 23 maggio come "una data incancellabile per gli italiani" e poi sottolinea: "La memoria della strage di Capaci è iscritta con tratti forti nella storia della Repubblica e fa parte del nostro stesso senso civico. Un assassinio, a un tempo, che ha segnato la morte di valorosi servitori dello Stato, e l’avvio di una riscossa morale, l’apertura di un nuovo orizzonte di impegno grazie a ciò che si è mosso nel Paese a partire da Palermo e dalla Sicilia, grazie alla risposta di uomini delle istituzioni, grazie al protagonismo di associazioni, di giovani, di appassionati educatori e testimoni”.
Luigi Cacciatori
Immagine da improntalaquila.org