Giornata contro la violenza sulle donne, Mattarella: "Estirparla da società"
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ROMA, 25 NOVEMBRE 2015 - "Contrastare la violenza sulle donne è un compito essenziale di ogni società che si proponga la piena tutela dei diritti fondamentali della persona". È l’appello del capo dello Stato Sergio Mattarella nel messaggio in occasione della giornata contro la violenza sulle donne."L'educazione al rispetto reciproco, nei rapporti personali e nelle relazioni sociali è alla base del nostro vivere civile”, spiega il presidente della Repubblica. E questo significa un’azione di "educazione dei giovani al rifiuto della violenza nei rapporti affettivi": “L'educazione a una vita sentimentale caratterizzata dal rispetto per l'altro inizia dall'infanzia e dall'adolescenza ed è soprattutto alle nuove generazioni che deve essere rivolta l'attività posta in essere dalle istituzioni e dalla società civile”. E in questo, “la scuola e le altre attività in cui si esplica la crescita della persona devono essere in prima fila contro ogni forma di violenza, pregiudizio e discriminazione”. [MORE]
In Italia ogni 3 giorni una donna viene uccisa dal partner, dall'ex o da un familiare. Sono i numeri che emergono nella giornata internazionale contro la violenza sulle donne. In particolare sono quasi 7 milioni coloro che tra i 16 e i 70 anni, una donna su 3, hanno subito una qualche forma di violenza fisica o sessuale. E in oltre il 60% dei casi, sono i partner attuali o ex a commettere le violenze più gravi. Per Flavia Bustreo vicedirettore generale Salute della Famiglia, delle Donne e dei Bambini all'Oms, nel mondo il 35% delle donne ha subito una violenza domestica o sessuale nel corso della propria vita e nella maggior parte dei casi, da un partner, da un ex o da un familiare: “Un fenomeno sociale ingiustificabile che attecchisce ancora in troppe realtà, private e collettive e nessun pretesto può giustificarla”, commenta il presidente della Repubblica.
Ma, ancora una volta, l’unica strada per combattere questi comportamenti, secondo Mattarella, è l’educazione: “Per estirparli, occorre agire sulla prevenzione, attraverso l'educazione dei giovani al rifiuto della violenza nei rapporti affettivi: amore e violenza sono tra loro incompatibili e non c'è rapporto che possa essere costruito sulle basi della sopraffazione”. Tuttavia, resta ancora molta strada da fare, in Italia e nel mondo, per evitare l'insorgere della violenza sulle donne, per offrire loro strumenti che consentano di superare le ferite, fisiche e morali, subite, e per arginare il ripetersi di questi fenomeni. L'impegno è che le attività intraprese in occasione di questa Giornata Internazionale pongano le basi per un mutamento radicale su un tema essenziale alla nostra convivenza civile", conclude Mattarella.