Politica

Mattarella, due le priorità per il 2017: lavoro e legge elettorale

ROMA, 1 GENNAIO - Due le priorità per il 2017: il lavoro e la legge elettorale. Il discorso di Sergio Mattarella da Presidente della Repubblica è avvenuto nel salotto del suo appartamento privato. Un discorso durato solo venti minuti, ma molto attento ai problemi dei cittadini. Mattarella dedica l'inizio del suo discorso al problema del lavoro ed alle "principali difficoltà e speranze della vita di ogni giorno".[MORE]

Sollecita per una nuova legge elettorale perché oggi non ci sono regole chiare e adeguate. “Occorre che vi siano regole elettorali chiare e adeguate perché gli elettori possano esprimere, con efficacia, la loro volontà e questa trovi realmente applicazione nel Parlamento che si elegge. Queste regole, oggi, non ci sono”. Aggiunge: “Con regole contrastanti tra loro chiamare subito gli elettori al voto sarebbe stato, in realtà, poco rispettoso nei loro confronti e contrario all’interesse del Paese. Con alto rischio di ingovernabilità". Nel suo discorso ricorda alcuni momenti dolorosi “dall’assassinio di Giulio Regeni, mentre svolgeva, al Cairo, la sua attività di ricercatore, alla morte, in Spagna, delle nostre ragazze che studiavano nel programma Erasmus. Dalla strage di Dacca a quella di Nizza, con nostri connazionali tra le vittime. Dal disastro ferroviario in Puglia al terremoto che ha sconvolto le Regioni centrali, provocando tanti morti. Negli ultimi giorni, abbiamo pianto Fabrizia Di Lorenzo, uccisa nell’attentato di Berlino. Così come era avvenuto, sul finire dell’anno scorso a Parigi, per Valeria Solesin".

Parla poi del principale problema in Italia, cioè il lavoro. "Nonostante l’aumento degli occupati, sono ancora troppe le persone a cui il lavoro manca da tempo, o non è sufficiente per assicurare una vita dignitosa. Non potremo sentirci appagati finché il lavoro, con la sua giusta retribuzione, non consentirà a tutti di sentirsi pienamente cittadini. Combattere la disoccupazione e, con essa, la povertà di tante famiglie è un obiettivo da perseguire con decisione. Questo è il primo orizzonte del bene comune". Rivolgendosi poi ai giovani ha affermato: “So bene che la vostra dignità è legata anche al lavoro. E so bene che oggi, nel nostro Paese, se per gli adulti il lavoro è insufficiente, sovente precario, talvolta sottopagato, lo è ancor più per voi. La vostra è la generazione più istruita rispetto a quelle che vi hanno preceduto. Avete conoscenze e potenzialità molto grandi. Deve esservi assicurata la possibilità di essere protagonisti della vita sociale. Molti di voi studiano o lavorano in altri Paesi d’Europa. Questa, spesso, è una grande opportunità. Ma deve essere una scelta libera. Se si è costretti a lasciare l’Italia per mancanza di occasioni, si è di fronte a una patologia, cui bisogna porre rimedio".

Il Presidente della Repubblica non ha esitato ad esprimere il suo pensiero sul fenomeno del terrorismo "Sarebbe un grave errore sottovalutare le ansie diffuse nella società. Dopo l’esplosione del terrorismo internazionale di matrice islamista, la presenza di numerosi migranti sul nostro territorio ha accresciuto un senso di insicurezza. È uno stato d’animo che non va alimentato, diffondendo allarmi ingiustificati. Ma non va neppure sottovalutato. Non rendersi conto dei disagi e dei problemi causati alla popolazione significa non fare un buon servizio alla causa dell’accoglienza. L’equazione immigrato uguale terrorista è ingiusta e inaccettabile, ma devono essere posti in essere tutti gli sforzi e le misure di sicurezza per impedire che, nel nostro Paese, si radichino presenze minacciose o predicatori di morte".

Conclude con un ringraziamento ed un pensiero anche per Papa Francesco il cui "messaggio forte invita alla convivenza pacifica e alla difesa della dignità di ogni persona", e per le forze dell'ordine, i vigili del fuoco, i militari, la Protezione Civile e i volontari che hanno affrontato in prima linea le emergenze di questo 2016.

(fonte immagine Corriere TV - Corriere della Sera)

Caterina Apicella