Politica
Mattarella a Camerino, incontra i sindaci: 'Avrete tutto l'aiuto possibile'
CAMERINO, 30 GENNAIO - Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è giunto a Camerino in mattinata, dove si è svolto l’incontro con i sindaci della provincia di Macerata, durante il quale ha affrontato il tema dell'emergenza e della ricostruzione post sisma.[MORE]
"Avete diritto a tutto l'aiuto possibile, a tutto l'aiuto delle altre istituzioni, aiuto che si cerca di garantire in pieno’’, le parole del Capo dello Stato, parlando con i sindaci dei comuni terremotati. "Una condizione così mette a dura prova la resistenza psicologica dei vostri concittadini - ha aggiunto Mattarella parlando delle ripetute scosse di terremoto - e voi siete chiamati, pur essendo partecipi della loro sofferenza, del loro disagio, della loro difficoltà, a dare una risposta, a dar loro una prospettiva, a darla non verbalmente in maniera illusoria ma in concreto".
La riunione, che si è svolta nell'aula del rettorato dell'università, prima dell'inaugurazione del 681mo Anno Accademico dell'ateneo marchigiano che si svolgerà all'auditorium Benedetto XIII, dove è atteso anche Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria.
Mattarella è giunto a Camerino a bordo di un elicottero, per la sesta visita alle aree terremotate delle Marche dal 24 agosto scorso, che è atterrato nel complesso sportivo delle Calvie, ed è stato accolto dal sindaco Gianluca Pasqui e dal prefetto di Macerata Roberta Preziotti. Ad attenderlo poi nella sede del Campus universitario anche il rettore Flavio Corradini e il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli.
La protesta del sindaco di Cingoli Il sindaco Filippo Saltamartini di una delle zone colpite dal sisma, Cingoli, ha abbandonato il Rettorato dell'Università di Camerino poco prima dell'arrivo di Mattarella. "Pensavamo che ci potesse essere un dialogo con il presidente - ha spiegato Saltamartini - invece è ammesso a parlare soltanto un rappresentante dei sindaci e quindi ogni volta che ci sono questi incontri istituzionali siamo solo costretti ad ascoltare, mentre i problemi non vengono risolti. Non è possibile che i rapporti siano di questa natura e per questo ho deciso di andarmene". "Ho un ponte chiuso da tre mesi e delle imprese che stanno chiudendo - aggiunge - e non sappiamo con chi tenere i rapporti istituzionali per manifestare i nostri problemi".
Maria Azzarello