Politica
Massimo Iiritano, Catanzaro una città per creare
COMUNICATO STAMPA Una città per creare Salvatore Scalzo incontra gli artisti, gli operatori culturali, le associazioni MERCOLEDI 4 MAGGIO ORE 12,00 VILLA MARGHERITA - CATANZARO
Catanzaro,3 maggio 2011 - Su iniziativa di Massimo Iiritano, candidato nella lista del PD, operatore culturale da anni attivo nell’ambiente artistico catanzarese, [MORE]è indetta un’assemblea pubblica aperta a tutti alla ricerca di idee, iniziative, progetti per una città creativa. Si parte dalle indicazioni innovative contenute nel programma partecipato che Salvatore Scalzo e i suoi candidati stanno discutendo e diffondendo nelle piazze e tra i quartieri della città, nell’intenzione di attivare un forum operativo, un confronto con quelle che sono le sofferenze, le iniziative, le difficoltà incontrate da artisti e operatori culturali di diverse generazioni, che raramente hanno avuto la possibilità di giocare un ruolo attivo e propositivo, di essere ascoltati e di mettere in campo tutta la propria progettualità. L’idea di un “atelier delle arti” presso il Complesso monumentale del San Giovanni, di una serie di laboratori di creatività da aprire nei quartieri, della disseminazione sul territorio di centri di dialogo e di crescita civile, come ad esempio biblioteche civiche per ragazzi, sono al centro dell’idea di una città che deve rinascere a partire dalle sue più vivaci energie, dalla sua più “bella gioventù”, da un patto generazionale che ha nella cultura il suo cardine fondamentale.
Un incontro particolare quindi, che su indicazione del candidato a Sindaco dovrebbe svolgersi, tempo permettendo, all’aperto, come segno di un’occupazione creativa degli spazi più belli e più storici della città di Catanzaro; al quale sono chiamati a partecipare tutti coloro che, in diverso modo e con diverse esperienze, vogliono condividere questa nuova voglia di primavera che sta attraversando la città, e che l’arte e la cultura in genere deve saper innanzitutto esprimere e testimoniare, superando una gestione delle politiche culturali sempre troppo vincolata a vecchie logiche clientelari, incapace di slancio, di visione, di strategie.
(notizia segnalata da massimo Iiritano)