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Massacro di Sand Creek: i discendenti dei pellerossa sterminati chiedono il risarcimento

DENVER (COLORADO), 15 LUGLIO 2013 – Sono in cerca del riscatto i discendenti delle vittime della strage di Sand Creek, avvenuta nel 1864 quando le truppe del colonnello John Chivington sterminarono senza alcuna pietà i centosessanta abitanti di un villaggio Cherokee e Arapaho situato nella valle.

Nel 1866, due anni dopo la strage, fu promesso ai restanti membri delle tribù colpite un generoso risarcimento dal governo americano, risarcimento che non arrivò mai. Oggi, a quasi centocinquant’anni dalla strage, i discendenti delle vittime chiedono finalmente giustizia.[MORE]

Tutti i documenti relativi al caso sono stati presentati, nei giorni scorsi, davanti alla corte federale di Denver, nella speranza di far ottenere il tanto agognato risarcimento agli eredi degli indiani sterminati.

Il villaggio raso al suolo dalle truppe di Chivington doveva, in teoria, essere protetto dall’accordo di Fort White, siglato solo tre anni prima, che concedeva ai bianchi il possesso delle terre Cheyenne in cambio di una garanzia sull’incolumità delle popolazioni indigene. Tuttavia a Sand Creek l’accordo non venne rispettato e, anche se lo stesso governo federale riconobbe immediatamente le atrocità commesse dalle truppe bianche, mai un provvedimento fu preso nei confronti dei responsabili.

La questione, che assume già i contorni di una vera e propria rivendicazione da parte delle popolazioni indigene, promette di diventare un vero e proprio caso mediatico destinato a catalizzare l’attenzione dei media e dei cittadini statunitensi.

(fonte ANSA)
(foto www.antiwarsongs.org)

Elisa Lepone