Martino UDC, manovra finanziaria impone misure durissime. Rilanciamo l'occupazione e l'economia
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MILANO, 19 dICEMBRE 2011- - "La manovra finanziaria impone misure durissime. E' necessario rilanciare l'occupazione e l'economia". E' quanto ha dichiarato alla stampa l'esponente regionale calabrese dell'Udc Ivan Martino a seguito dell'incontro a Milano con attivisti del terzo polo e della recente discussione in commissione bilancio e finanze riguardo l'approvazione della nuova manovra finanziaria.[MORE]
"I dati svimez che riguardano la crescita sono drammatici e preoccupanti, l'Italia è in piena recessione ed i nostri sacrifici sono inutili e non sufficienti". L'esponente politico calabrese traccia il quadro della situazione dell'intero paese in una fase in cui a guidare l'Italia non è un governo politico bensì un esecutivo tecnico non scelto dai cittadini. E' essenziale-prosegue Martino-investire sulla crescita, sulle liberalizzazioni di gas, energia, trasporti, mercato del lavoro e riforme del welfare attraverso l'individuazione di misure concrete che consentono all'intero paese di produrre sviluppo e benessere diffuso.
Non basta il rigore fiscale se non si punta con decisione allo sviluppo ed alla crescita. Sarebbe fondamentale realizzare il concordato fiscale con la Svizzera e risanare il bilancio dello Stato attraverso una serie di riforme che ridiano fiducia, responsabilità e razionalizzazione della spesa pubblica. Crescita e sviluppo intesi principalmente come equità e consolidamento dei conti pubblici. Secondo il politico centrista ci vuole un investimento economico per l'intero paese non basta il principio ragionieristico per risolvere le problematiche italiane. I provvedimenti colpiscono il nord ed il sud del paese entrambi alle prese con una seria crisi occupazionale.
Bisogna rilanciare l'economia orientando la manovra sulla crescita attraverso meccanismi che permettono all'imprenditoria di ottenere nuovi prestiti dalle banche in modo da poter evitare migliaia di licenziamenti. La manovra finanziaria colpisce principalmente i pensionanti già fortemente tassati ed i piccoli-medi imprenditori. C'e'bisogno di un nuovo modello di sviluppo capace rimettere in moto la macchina dello sviluppo italiano senza particolarismi e conflitti di interesse. Il programma del terzo polo va proprio in questa direzione e può per davvero rappresentare una valida alternativa di governo per il nostro paese senza le demagogie e le strumentalizzazioni degli estremismi politici.
Martino, poi, lancia un monito a tutti i cattolici moderati dichiarandosi compiaciuto dalle affermazioni dell'On. Savino Pezzotta attuale coordinatore regionale dell'Udc Lombardia, secondo il quale, la tradizione politica dei cattolici italiani deve essere rigenerata in modo che possa aggregare anche chi non è cattolico, ma si riconosce in un'alternativa moderata di governo. L'esponente calabrese conclude il suo intervento sottolineando l'impegno dei Parlamantari Udc Calabria e dei Consiglieri Regionali Udc Calabria per lo sforzo reale di cambiamento del vecchio sistema calabrese attraverso proposte legislative che rivalutano il principio della meritocrazia e che possano incidere positivamente all'interno del processo di sviluppo e di cambiamento dell'intero sistema politico-amministrativo calabrese.
(notizia segnalata da Antonella Tassone)