Politica

Maroni, su frontalieri: la Lombardia al tavolo della trattativa

MILANO, 11 FEBBRAIO 2014 – Dopo il commento a caldo sull’esito del referendum svizzero sull’immigrazione e sulle possibili conseguenze sui lavoratori frontalieri, il presidente della Regione Roberto Maroni è tornato sull’argomento: «Oggi Letta viene a Milano e nel pomeriggio lo incontrerò. Chiederò che la Lombardia sia al tavolo della trattativa perché non può essere che noi subiamo solo le decisioni di Roma».

Maroni ha precisato: «Non mi preoccupa tanto la possibilità di rivedere i trattati internazionali; il Governo svizzero avrà tempo tre anni, non c’è nessuna ricaduta immediata .Quello che mi preoccupa è la necessità di rivedere il trattato bilaterale che riguarda 60 mila frontalieri lombardi che ogni giorno vanno a lavorare in Svizzera perché ad ottobre ci sarà da rivederlo. I Comuni lombardi si vedrebbero fortemente penalizzati e, siccome la trattativa la fa il Governo italiano, di questo sono preoccupato». [MORE]

A tal riguardo, il governatore lombardo ha auspicato l’impegno in prima persona del premier Letta: «Siccome la questione non riguarda solo i conti ma la sussistenza stessa del bilancio dei Comuni lombardi, penso sia utile che a trattare sia chi ha una visione complessiva e non solo dei conti».

Maroni ha concluso: «Proporrò una sperimentazione, una zona franca di confine per abbassare la pressione fiscale per le imprese che li' soffrono la concorrenza del Canton Ticino che ha tasse più basse. Questo servirebbe alle imprese per avere una boccata di ossigeno, ma soprattutto consentirebbe loro di assumere e quindi ridurrebbe il fenomeno del frontalierato».

Rosy Merola