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Maroni, lascio ma resto a disposizione. Non mi candido in Lombardia. Se di Maio vince è un rischio
MILANO, 08 GENNAIO - "Confermo che non mi ricandiderò, una decisione che ho preso in piena autonomia, una scelta personale, che ho condiviso con Salvini e Berlusconi tempo fa".[MORE]
Lo ha detto Roberto Maroni, aggiungendo: "Non andrò in pensione" ma "sono naturalmente a disposizione" per il futuro. "Conosco - ha aggiunto - la responsabilità di governo e ho una sola preoccupazione: che la possano assumere persone come Di Maio, che è una Raggi al cubo. Se va al governo lui, l'Italia rischia di diventare spelacchio".
"Non ho pretese e richieste da fare alla politica. Sono soddisfatto di quello che ho fatto. Sono a disposizione se dovesse servire", afferma Maroni aggiungendo che la sua 'storia d'amore' con la politica dura da 25 anni ed è "come tutte le storie d'amore che non finiscono mai". "Certo - ha assicurato - non andrò in pensione".
Le posizioni che Matteo Salvini ha preso "possono essere discusse e discutibili, ma tutte le decisioni del mio segretario le accetto per principio: la mia decisione nulla ha a che fare con Salvini, discordanze o dissidi. Salvini premier è una prospettiva che condivido e sostengo". Lo ha detto Roberto Maroni interpellato su possibili dissidi con il segretario del suo partito per la sua decisione di lasciare la Lombardia e di mettersi "a disposizione" per il futuro.