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NEW DELHI, 11 SETTEMBRE 2014 -Il proprietario del peschereccio che, ben due anni fa, incrociò in acque internazionali l'Enrica Lexie con a bordo i due Marò, ha chiesto tramite i suoi legali alla Corte Suprema di Delhi che Latorre venga sottoposto a una perizia da parte di esperti indiani prima di un suo eventuale rientro in patria per motivi di salute.
La notizia è apparsa ieri sulla Gazzetta del Mezzogiorno. Non è data sapere la motivazione dietro questa richiesta, sta di fatto che il documento è stato presentato e che ora sarà oggetto di valutazione da parte della magistratura indiana. Ricordiamo che Latorre ha accusato un attacco ischemico e che è stato dimesso dall'ospedale di Delhi solo pochi giorni fa (il 7 Settembre), con l'invito a presentarsi per controlli periodici presso lo stesso centro sanitario.[MORE]
Nella richiesta si legge che la perizia è assolutamente necessaria e del tutto normale in casi come questo: "(...)è pratica comune verificare la veridicità e la serietà di una malattia" sostengono i legali del proprietario del peschereccio indiano, che hanno presentato questo documento ritenendo necessario verificare prima che ci sia un eventuale rientro in Italia.
Il Governo indiano ha fatto sapere di non avere alcuna remora verso il rientro in patria dei Marò per motivi umanitari, ma la richiesta da parte del proprietario del peschereccio arriva alla vigilia della decisione della Corte (rinviata in una prima istanza) prevista per domani: la Corte dovrà stabilire se i Marò potranno tornare a casa, almeno per consentire a Latorre di curarsi in un ospedale italiano.
Fonte: Gazzetta del Mezzogiorno
Annarita Faggioni