Politica

Mario Monti sfida Berlusconi in tv: "Il solito incantatore di serpenti"

ROMA, 4 FEBBRAIO 2013 - Dopo giorni di supposizioni, finalmente Silvio Berlusconi ha svelato quale sia la sua “soluzione” per risollevare le tasche degli italiani e recuperare elettori delusi: il Cavaliere restituirà i soldi dell’Imu sulla prima casa pagata nel 2012. Il denaro, in contanti o sul conto corrente, arriverebbe entro trenta giorni dalla prima riunione del consiglio dei ministri. [MORE]

Dunque, se vincerà, sarà lui stesso, da ministro dell’Economia, a ridare agli italiani i soldi dell’imposta sulla casa, «sempre se Angelino Alfano mi confermerà al ministero...», dice Berlusconi scherzando. La notizia, però, oltre a scaldare i cuori degli innumerevoli fans del Pdl, provoca la reazione rabbiosa degli avversari politici. Bersani sostiene: «È solo demagogia», Vendola dice: «È la solita promessa del “Vanna Marchi” della politica», Pier Ferdinando Casini avverte: «Attenti a Silvio Berlusconi perché é un grande venditore e sarebbe capace di vendere a chiunque un’automobile senza motore», mentre Monti arriva a sfidarlo in tv.

Il leader di Scelta civica infatti afferma: «Il mio predecessore, noto per le facili promesse elettorali, ha appena annunciato l'intenzione di tagliare la spesa pubblica di 80 miliardi di euro nei prossimi 5 anni. Si tratta dello stesso incantatore di serpenti che ha aumentato la spesa di 154 miliardi». E poi aggiunge: «È magnifico, Berlusconi ha governato per tanti anni e non ha mantenuto nessuna delle promesse fatte. Non ha mantenuto la promessa di fare la rivoluzione liberale, non ha mantenuto la promessa di ridurre le tasse, in più ha creato molti problemi, tanto è vero che ha dovuto lasciare. Ci prova per la quarta volta. Gli italiani hanno buona memoria».

Anche la reazione dell'alleato Tremonti trapela l'impossibilità di una tale proposta: "Non ci sono i soldi", dice fermamente. Ma Berlusconi entra nei dettagli. Per coprire l’operazione, spiega, «chiuderemo l’accordo con la Svizzera per la tassazione delle attività finanziarie detenute lì da cittadini italiani: il gettito è una “una tantum” di 25-30 miliardi e poi all’anno un flusso di 5 miliardi». Il Cavaliere afferma anche la sua volontà di cancellare l’Irap, congelare l’Iva e si impegna a non mettere nessuna patrimoniale. La sua, dice, è «un’ultima grande battaglia elettorale e politica...per allargare gli spazi di libertà, per far uscire l’Italia dalla prospettiva cupa in cui l’hanno costretta i tassatori tecnici e i tassatori della sinistra». Convinto di riuscire nell'impresa afferma deciso: «La vittoria è a portata di mano, siamo sicuri di vincere e vinceremo». 

 

(Foto dal sito corriere.com)

 

Katia Portovenero