Politica
Marino indagato per gli scontrini, lo ha confermato il suo avvocato. "Atto dovuto, io trasparente"
ROMA, 30 OTTOBRE 2015 - Il sindaco di Roma Ignazio Marino è indagato per la vicenda degli scontrini. La notizia, diffusa oggi dal quotidiano "La Repubblica", è stata confermata dal suo avvocato Enzo Musco. La pubblicazione della notizia dell'avviso di garanzia che Marino ha ricevuto mercoledì sorso, relativo all'indagine sugli scontrini, ha anticipato l'annuncio che il primo cittadino intendeva fare oggi, ha riferito il legale, spiegando che "era prevista per oggi la comunicazione del sindaco" dell'iscrizione nel registro degli indagati. I pm, scrive Repubblica, contestano i reati di peculato e concorso in falso in atto pubblico. [MORE]
"La comunicazione delle indagini è un atto dovuto per svolgere le indagini. Io sono convinto di aver spiegato bene le mie ragioni e la mia trasparenza", risponde il sindaco Ignazio Marino alla notizia della sua iscrizione nel registro degli indagati nell'inchiesta sulle spese effettuate con la carta di credito intestata al Comune.
Intanto contro Marino, che ieri ha ritirato le dimissioni fermando di fatto il conto alla rovescia che avrebbe dovuto portare, lunedì prossimo, alla nomina di un commissario prefettizio, si è scagliato l'ex assessore ai Trasporti del comune di Roma Stefano Esposito. "Con l'avviso di garanzia nei confronti del sindaco Marino, sugli scontrini, non c'è più niente di cui parlare" ha detto Esposito al Gr3 - Giornale RadioRai. "Il sindaco Marino ha mentito a tutti noi, ancora una volta, perché lui sapeva di questo avviso di garanzia da mercoledì e non lo ha detto. Io sono sconcertato per l'ennesima bugia, il che conferma che la valutazione politica che abbiamo fatto sulla sua incapacità di governare, di essere leale con chi gli è stato leale non era sbagliata".
Quella resa nota da Repubblica non è però l'unica novità sul fronte giudiziario per il sindaco di Roma. Stando a quanto scrive il Corriere della Sera, Marino sarebbe finito nel registro degli indagati, questa volta per l'accusa di truffa aggravata ai danni dello Stato, anche nel procedimento avviato nei mesi scorsi dai pm coordinati dal Procuratore, Giuseppe Pignatone, sulla "Image onlus", fondata nel 2005 dall'esponente del Pd per fornire aiuti sanitari in Honduras e nel Congo. In questo caso l'iscrizione, stando all'articolo del quotidiano milanese, sarebbe avvenuta nei mesi scorsi. Ieri la Procura aveva smentito la notizia, diffusa poco prima dal legale di Marino, di una richiesta di archiviazione del procedimento.
Tiziano Rugi