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ROMA. 15 NOVEMBRE - La politica in Italia è spesso un affare di famiglia. Umberto Bossi e il figlio Renzo “Il Trota” ne sono un esempio chiaro. Ma anche il Pdl potrebbe veder nascere la propria dinastia, perché sembrerebbe che il padre-padrone del partito, Silvio Berlusconi, abbia pronta una contromossa da opporre all’ascesa di Angelino Alfano, una contromossa chiamata Marina, la figlia.[MORE]
A lanciare il sasso è stata Repubblica, che in un articolo di oggi ha ipotizzato che la primogenita del Cavaliere, presidente di Fininvest e del gruppo Arnoldo Mondadori Editore, possa rappresentare il volto nuovo del Popolo della Libertà nelle prossime primarie. Da Palazzo Grazioli smentiscono tutto, anche perché Berlusconi padre e Alfano sembrerebbero aver trovato un punto di incontro per costringere il governo Monti ad approvare l’Election Day, ovvero la simultaneità di elezioni regionali e nazionali.
Libero riporta come Silvio abbia pensato attentamente alla candidatura della figlia: «Se la convincessi a fare questo enorme sacrificio, sarebbe per qualcosa di totalmente nuovo e rivoluzionario, niente a che fare con il Pdl». La scelta di Marina rispecchierebbe la volontà del Cavaliere di dare nuova linfa al partito, o addirittura superare lo stesso Pdl e cercare di ricreare l’effetto Forza Italia del 1994. Tuttavia, alcuni membri di spicco del Pdl, come Gianni Letta, Fedele Confalonieri e Marcello Dell'Utri, non vedono di buon occhio la candidatura rampolla Berlusconi.
Piuttosto possibilista, invece, è Ignazio La Russa. Intervistato da Repubblica, il coordinatore nazionale Pdl ha dichiarato che «Se Marina Berlusconi avesse il consenso prima del partito e poi popolare, è una cittadina come un'altra e non è che perché si chiama Berlusconi non possa concorrere, ma non perché lo dice Berlusconi e basta». Ad ogni modo, La Russa precisa che «non mi pare che Marina Berlusconi abbia mai espresso questo desiderio, ma sono contrario a escludere dal novero delle remote possibilità una persona solo per il suo cognome».
Chi invece si dimostra favorevole alla discesa in campo di Berlusconi Jr è Manuela Repetti, deputato Pdl, che si pone in contrapposizione alle dichiarazioni di La Russa: «Marina Berlusconi non è, come lui sostiene, una cittadina qualunque che godrebbe dell'investitura del padre. Marina Berlusconi ha infatti dimostrato di essere una delle più grandi imprenditrici italiane capace di suo, al di là del ruolo del padre, e di essere una donna tenace, seria, ben lontana dallo stereotipo femminile spesso accomunato, anche ingiustamente, al nostro partito. A me Marina Berlusconi, così come sono certa a moltissimi italiani, piace molto. Forse è per questo che il suo nome in questi giorni terrorizza i politici di professione».
Palazzo Grazioli, come accennato, smentisce categoricamente questa ipotesi, criticando aspramente l’operato di Repubblica, in una nota rilasciata dall’ufficio stampa: «Anche oggi la Repubblica fornisce la sua bugia quotidiana sul Popolo della Libertà e su intenzioni del tutto inesistenti del presidente Berlusconi, con un titolo a tutta pagina privo di ogni fondamento».
Foto: rainews24.it
Giovanni Gaeta