Politica

Marina Berlusconi: "Il Paese si vergogni"

MILANO, 27 NOVEMBRE 2013 - «Questo Paese e questa democrazia devono vergognarsi per quello che mio padre sta subendo». Lo ha detto Marina Berlusconi commentando la decisione del Senato sulla decadenza del padre da parlamentare della Repubblica.

«Questa politica -prosegue la nota diffusa dalla figlia del Cavaliere- si dovrà pentire di essersi ancora una volta arresa ad una magistratura che intende distruggere chiunque provi ad arginare il suo strapotere. L’Italia non merita di vedere l’uomo che milioni di italiani hanno scelto con il voto venire allontanato da uno dei luoghi più solenni della Repubblica, in base ad una assurda condanna senza prove e calpestando principi costituzionali, normative, prassi minime di civiltà».

«Una violenza di questo tipo –ha aggiunto Marina- rappresenta una macchia che peserà sulla storia del nostro Paese. Mio padre decade da senatore, ma non sarà certo il voto di oggi a intaccare la sua leadership e il suo impegno. La vera decadenza è quella imboccata dalle nostre istituzioni: sono loro, e non mio padre, ad uscire profondamente umiliate dallo scempio cui oggi ci è toccato assistere».[MORE]

Anche Pier Silvio Berlusconi ha voluto esprimere il proprio disappunto su questa vicenda attraverso una nota: «Il voto di oggi al Senato –ha dichiarato Pier Silvio- mi colpisce come figlio e come cittadino. Come figlio, l’amarezza è profonda perché so quello che mio padre è davvero. E soprattutto quanto ha fatto. Per tutta l’impresa italiana e per il nostro Paese. Come cittadino, provo un forte senso di ingiustizia. Un voto così, che ignora ogni ragionevole dubbio su una vicenda giudiziaria che fa acqua da tutte le parti, non mi sembra in linea con i principi democratici che dovrebbero tutelare gli eletti dal popolo da aggressioni esterne, per di più strumentalizzate da interessi politici. Mi auguro per il futuro dell’Italia che abusi del genere non vengano mai più messi in pratica contro nessun parlamentare di qualsiasi parte politica».

 

Paolo Massari