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Marcozzi Tennistavolo: confronto serrato con i campioni praghesi; la A2 sbanca a Messina
Da ieri i giocatori del club cagliaritano sono a Praga assieme al loro tecnico Antonio Gigliotti. Avranno l’opportunità di migliorare la condizione psico – fisica in vista della doppia semifinale play – off contro l’Este che si giocherà prima a Cagliari (20 maggio ore 19,30) e poi sui Colli Euganei il 24 maggio alle 20,30.[MORE] In Repubblica Ceca si alleneranno con diversi giocatori di livello mondiale che fanno parte della nazionale. Alcuni nomi: Josef Plachi(n. 113 al mondo e 58 in Europa), Tomas Tregler (n 170 al mondo e n. 92 in Europa), Michal Obeslo (275 e 152) e tanti altri. Da Praga il padrone di casa Bohumil Vozicky (vedere intervista in basso) ha provveduto ad organizzare tutto al meglio. Ieri c’è stato un incontro preliminare tra l’allenatore del club praghese El Nino e quello della Marcozzi: concorderanno gli orari di allenamento. Tomasi, Vozicky e Li Kewei svolgeranno una settimana piena di lavoro e rientreranno in base nella serata di venerdì.
Prima della partenza il supervisore di Marcozzi e Norbello Antonio Gigliotti ha fatto il punto della situazione: “La preparazione va avanti, per qualcuno, purtroppo, a rilento. Mi riferisco a Li Kewei che ha avuto problemi a suo dire di torcicollo ed ha saltato diversi allenamenti. Di questa situazione sono molto dispiaciuto e anche infastidito, però quando si ha a che fare con i cinesi si possono correre anche questi rischi. Per fortuna ho a disposizione Stefano Tomasi, giocatore che può fare la differenza”. Poi spiega il motivo che l’ha spinto a sollecitare un meeting in Repubblica Ceca: “Ho voluto che si organizzasse una trasferta a Praga proprio perché avevo paura che l’avvicinamento alla gara di play – off con Este la potessi fare solo con un giocatore. E una cosa del genere può essere molto pericolosa perché si carica l’atleta di troppe responsabilità.. Il livello di preparazione nella Repubblica Ceca è decisamente molto più alto rispetto a quello che c’è qui in palestra e poi sarà fondamentale la presenza di Bohumil”.
LA VERA STORIA DI BOHUMIL VOZICKY
Per la prima volta da quando gioca in Sardegna, Bohumil Vozicky ha deciso di raccontarsi. In realtà l’aveva promesso da tempo, voleva solo perfezionare la conoscenza dell’ italiano. E grazie anche all’aiuto della moglie Simona, che studia la nostra lingua, ha migliorato notevolmente la comprensione e la scrittura. Bohumil vive a pochi chilometri da Praga, la città che gli ha dato i natali, assieme ai due pargoletti Šimon (4 anni) ed Eliška che compie due anni ad agosto. Non vedeva l’ora di accogliere i suoi compagni di squadra: mamma e suocera sono state precettate per cucinare le migliori pietanze locali.
Come hai preso confidenza con il Tennistavolo?
Ho cominciato a 10 anni. Prima ho giocato due anni a calcio. Mio papà pensò che non ero portato per questo tipo di sport e ha provato a cambiare.
Prima di giocare con la Marcozzi Cagliari in quante altre squadre hai militato?
Dai dieci fino ai venti anni sono restato a Praga. Successivamente mi sono spostato nelle vicinanze di Ostrava dove per quattro stagioni ho militato in due squadre. Poi sono tornato a Praga. Una stagione l’ho disputata anche come straniero nella Liga 2 tedesca.
Quali sono state le vittorie più importanti della tua carriera?
Nei campionati europei juniores disputati ad Haag (Germania) ho raggiunto i quarti di finale contro Martin Monrad. Ho vinto tante partite anche con le squadre di club, però spero che il titolo più importante della mia vita arrivi con la Marcozzi.
Come è maturato l’arrivo a Cagliari?
Nella stagione 2010/10 non ero riuscito a trovare squadra. Ma il mio amico Richard Vyborny (suo connazionale che gioca con l’Este n.d.r.) é in buoni rapporti con la Marcozzi. Gli sono molto grato.
Come ti trovi in Sardegna?
Mi piace molto, come in realtà tutta l’Italia. Sono sempre contento quando devo tornare per giocare in campionato, di solito ci resto due settimane.
Cosa ricordi del primo campionato italiano con Maxim Kuznetsov e Zhang Kuo?
Per tutto l’anno dissi che per noi era difficile restare in A1, poi abbiamo disputato addirittura i play off. Penso che per noi sia stato un grande risultato. Ho sempre creduto che Zhang Kuo potesse vincere con tutti e Max ha sempre vinto quando noi avevamo bisogno del suo apporto. Nello sport lo spirito di squadra é importante e Max Kuznetsov é una delle migliori persone che conosco.
Quest'anno secondo te siete più forti con Li Kewei e Stefano Tomasi?
Si, questo anno siamo forti. E per me é importante essere attorniato da brave persone. Non conosco tanto Li Kewei, purtroppo non sta giocando molto bene, ma sia lui, sia Stefano Tomasi hanno vinto importanti partite per la nostra squadra.
Che sfida sarà quella contro Este? Potete vincere?
Penso che Este sia una “cattiva” squadra per noi. Loro sono favoriti, però abbiamo chance.
Come hai organizzato il soggiorno nella capitale ceca?
Ho organizzato il tutto alla perfezione. L’albergo é vicino alla palestra e i giocatori del Praga sono forti. Giocherémo due volte al giorno. Voglio preparare qualcosa di buono per la mia squadra, perché quando sono a Cagliari il presidente Mario Gabba e il suo vice Raffaele Curcio mi fanno sempre mangiare delle ottime pietanze.
Con chi vi allenerete?
Il gruppo di Praga é forte. Purtroppo Dmitrij Prokopcov e Tomas Konecny sono impegnati a Rotterdam con i campionati mondiali. Però a Praga giocano ancora Obeslo, Tregler, Plachy, Kaucky e anche R.Vyborny.
Descrivimi la società El Nino
El Nino da dieci anni é la società più forte della Republica Ceca. Quest’anno hanno giocato la Champions League. Anche loro disputeranno i play off dopo i campionati mondiali e sono contenti che arrivi la Marcozzi per fare un buon allenamento.
Perché secondo te Antonio Gigliotti ha voluto organizzare un ritiro proprio a Praga?
Penso che Antonio abbia voluto cambiare l’ambiente e farci allenare contro giocatori (per i miei compagni) nuovi. E poi vuole vedere come mi preparo io.
Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Voglio ancora giocare tennistavolo. Mi piacerebbe farlo in Italia, soprattutto a Cagliari. Da poco ho cominciato ad allenare bambini a Praga. Anche questo lavoro mi piace, forse da grande farò l’allenatore.
Quali sono le caratteristiche principali del tuo gioco?
Ho grande sicurezza dietro il tavolo e un buon rovescio.
Altro da dichiarare?
Voglio fare felice la mia società ottenendo un buon risultato nei play off.
CAMPIONATO DI SERIE A2MASCHILE 2010/11
Girone b
VI GIORNATA DI RITORNO
Domenica 8 maggio 2011 – ore 12:00
Comunale Villa Dante – Viale S. Martino– Messina
APD CLUB 99 MESSINA 1
MA BIAO
MARCOZZI TENNISTAVOLO CAGLIARI 4
CURCIO – ROCCA – ROCCA - CURCIO
A VOLTE LO STRESS AIUTA
Con una prestazione maiuscola il duo Curcio/Rocca, coadiuvato in panchina dall’esperto Capitan Sandro Poma non dà respiro ai padroni di casa che si arrendono dopo cinque partite. Ora il terzo posto dei sardi è cosa certa anche se hanno addirittura raggiunto il Cral Comune Roma. Ma i capitolini sono in vantaggio negli scontri diretti.
Trasferta interminabile quella che ha portato i tre marcozziani a Messina. Giunti all’aeroporto di Palermo, sono sorte delle complicazioni con il noleggio dell’auto che gli avrebbe portati nella sponda opposta dell’isola. Arrivano a destinazione trafelati. Sono già le 12,15 e non hanno nemmeno il tempo di scaldarsi a dovere.
Comincia Stefano Curcio opposto a Sabatino. Il cagliaritano è particolarmente motivato anche se perde ai vantaggi il primo set. Nel successivo Curcio lascia a 2 il suo avversario. Però il giocatore messinese si impone 11/9 al terzo. Recupera ancora una volta il futuro fisioterapista con un secco 11/4. Nella bella prevale l’equilibrio fino a quando l’ospite non trova il guizzo che gli permette di aggiudicarsi il match per 11/9.
Finisce al quinto anche la contesa successiva con un Luigi Rocca che recupera uno svantaggio di due set a zero e che al quinto, sul nove pari, riesce a non perdere la calma negli istanti decisivi contro Caprì.
Capitan Poma si stira durante le fasi del riscaldamento e per lui non ci sarà più niente da fare: al cinese Ma Biao basterà stringere la mano della chioccia campidanese.
Contro Sabatino, Luigi Rocca regala numeri sapienti ed efficaci che non si vedevano da tempo: 3/1. Il colpo da maestro è targato Stefano Curcio che nella sfida con Ma Biao si supera (3 a 1) migliorando la sua ottima performance nel girone di ritorno.
Sabato prossimo arriva in città il Mugnano Stet: i cagliaritani punteranno alla quarta vittoria consecutiva. E per l’occasione ci sono buone probabilità di rivedere in campo il cinese Guo Yu.
STEFANO CURCIO: «SONO AL SETTANTA PER CENTO»
“La panchina mi ha aiutato tanto, Sandro Poma e Luigi Rocca sono stati bravissimi nel darmi i consigli più appropriati”. Stefano Curcio chiede espressamente che si dia risalto ai meriti dei suoi compagni di squadra, poi continua: “La partita non aveva molta importanza ai fini della classifica, però dopo che affronti una trasferta così massacrante la voglia di impegnarti a fondo cresce. Seppur condizionati da situazioni non certo ottimali, abbiamo portato a casa una bellissima vittoria. Il mio giudizio sul match è molto positivo, le reazioni alle difficoltà sono state veramente buone”. Fa sapere una cosa che ai più era sfuggita: “Tengo a precisare che nelle partite casalinghe disputate nel girone di ritorno sono ancora imbattuto. Dopo il disastroso inizio, al giro di boa ho vinto tutte le partite tranne che con Giuliani, Zuanigh e Bongini che sono tra i primi venti d’Italia. Con sette vittorie e tre sconfitte mi ritrovo con una percentuale del 70% che non è per niente male”.
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