Sport
Marco Pantani, il ricordo del Pirata a undici anni dalla sua scomparsa
CESENA, 14 FEBBRAIO 2015 - Sono passati undici anni da quella fredda serata del 14 Febbraio del 2004, quando Marco Pantani, uno dei più grandi e controversi personaggi dello sport italiano, fu trovato senza vita in una stanza d’albergo. Una morte ancora oggi avvolta nel mistero. Il ricordo del Pirata però è sempre vivo nei cuori di chi ne ha elogiato le gesta, lo ha amato e continua tuttora ad amarlo. [MORE]
Pantani era un atleta con la “A” maiuscola, uno di quelli che finisci per amare anche se del ciclismo non ti è mai importato nulla; uno capace di regalare emozioni pure e tenere attaccati allo schermo milioni di persone. Pantani è il ciclismo, quel ciclismo che tanto gli ha dato e tolto allo stesso tempo, e a cui tanto ha regalato. Il suo linguaggio era la bici, come lui stesso ha lasciato scritto, quella bici che custodiva come un oggetto prezioso. Un uomo minuto, fragile, capace però di trasformarsi in un gigante non appena la strada cominciava a salire. Un mito intramontabile, le cui imprese sportive sono ancora vive negli occhi degli appassionati.
In occasione dell’anniversario della sua morte, anche quest’anno, sono previste iniziative per rendergli omaggio. A Cesena, verso le 11, verrà intitolato alla sua memoria un giardino in zona Ippodromo, nell’area compresa fra via Fausto Coppi, via Tazio Nuvolari e via Alfredo Binda. All’inaugurazione, oltre al sindaco, Paolo Lucchi, e agli altri amministratori locali, saranno presenti la signora Tonina, mamma di Pantani, e varie associazioni sportive della zona, nonché, Dionigio Dionigi, presidente del Panathlon Club Cesena.
A Lucca, invece, si terrà l’11° edizione della gara di ciclismo “Ricordando Marco Pantani”, messa in campo dalla Pedale Lucchese Poli, per celebrare la memoria del Pirata. Saranno quasi duecento i cicloamatori partecipanti.
[foto: stamptoscana.it]
Antonella Sica