Economia
Marchionne: "Appoggio Renzi, ma che sia cambiamento"
RIMINI, 30 AGOSTO 2014 -L'impresa che Renzi dovrà affrontare come premier è ardua, ma l'Italia può ripartire come la Fiat secondo Marchionne, intervenuto oggi al meeting di Rimini. Marchionne appoggia Renzi come farebbe per tutti gli italiani che affrontano le sfide internazionali senza piangersi addosso, portando qualcosa di nuovo ogni giorno. Questa la sintesi del suo intervento per una "fiducia" che risulta però limitata: il cambiamento può avvenire solo se si spengono le polemiche sui "gelatai" e si comincia a cambiare dall'interno, senza interventi di legge, la situazione italiana.[MORE]
"Accettate la sfida dell'ignoto e rischiate" il messaggio di Marchionne
Se per ora l'Italia non è in grado di reagire, le riforme strutturali consentiranno di ritornare competitiva, come per 10 anni è accaduto a Fiat. "Quando abbiamo deciso di intrecciare il nostro destino con Chrysler, un'azienda in bancarotta, ci siamo giocati tutto: credibilità reputazione e io personalmente anche la carriera. (...) E anche in Italia, se avessimo aspettato le condizioni di un sistema competitivo, non avremmo fatto assolutamente nulla" è la spiegazione di Marchionne.
Iniziare subito è quindi l'imperativo dell'amministratore delegato della Fiat, anche se le condizioni non sembrano favorire l'Italia in questo periodo. Marchionne è chiarissimo su questo punto e l'invito mosso a Renzi è quanto mai un ordine che arriva dal mondo industriale e produttivo (soprattutto da quello che ha importanti affari all'estero e che sente qui il peso della pressione fiscale).
Fonte: Il Messaggero
Annarita Faggioni