Economia

Manovra triennale sui ricchi: PRELIEVO SOLIDARIETà, via!

Roma, 13 agosto 2011 - Un prelievo sociale succhia-Reddito, quello approvato dalla nuova Manovra FINANZIARIA di quasi Ferragosto. Bollente come il periodo, fatta di picchi e scientifiche previsioni. Si tratta cioè, di un prelievo sui Redditi Medio-alti e precisamente [MORE]di prelievi fiscali del 5% sui redditi che superano gli euro 90.000 e del 10% per quei redditi che vanno oltre i 150.000. Durata del marchingegno: 3 anni.

Iniziano adesso, nell’anno 2011 e termineranno nel 2013. Ma il 2013, dicevamo, serba in sè delle previsioni scientifiche: la PRESSIONE FISCALE giungerà al Monte Bianco dei 44,3%. Un livello che i cittadini italiani non hanno mai provato e che tra 2 anni risulterà anatomico. Un bruciore da spellare le tasche di tutto lo stivale. È un provvedimento, questo, mosso dai rimproveri lungimiranti della Bce cui Berlusconi ha chinato il capo per obbedire. “Non c’era altra scelta” afferma il Premier sconsolato, dopo che, le sue promesse di campagna elettorale, avevano il loro punto di forza proprio nel mito “meno tasse”.

Di Pietro lo chiama “un provvedimento formale che finalmente chiarisce la direzione di governo” ma che sarebbe null’altro che "uno specchietto per le allodole". Bersani, non crede ai buoni effetti e alla credibilità della stessa e , annuncia, “dopo il 20 agosto l’opposizione si mobiliterà per perfezionare gli interventi di governo”.

Poi c’è la Camusso, leader della Cgil , che, ai microfoni di Tg24 sgretola le intenzioni dell’esecutivo puntando ad un’analisi schietta: "chi ne pagherà, in danaro, saranno  tutti coloro che evasori fiscali non sono”. Pare che Trichet (Presidente Bce) abbia sentito qualche minuto fa il nostro premier, e che si sia complimentato con le azioni di governo così come avrebbe anche fatto Angela Merkel. Ora c’è solo da vedere se, UE a parte, siano entusiasti gli stessi italiani e quali strategìe "salva –contribuenti onesti" potrebbero ideare, senza dover passare per le carte imposte da Tremonti. 

Anna Ingravallo

In foto, il segretario generale  Cgil Susanna Camusso