Politica
Manovra, i sindaci in piazza fanno volantinaggio contro i tagli
ROMA, 15 SETTEMBRE 2011- Continuano le proteste dei sindaci italiani contro i tagli previsti dalla Manovra. Unanimamente , da Nord a Sud, dichiarano: "Se non cambia la manovra non saremo più in grado di garantire i servizi ai cittadini". A tal propoposito, per dare forza alle loro proteste, gli uffici dell’anagrafe di molte città sono stati chiusi in maniera simbolica. [MORE]
Per spiegare i motivi della loro protesta, indossata la fascia tricolore, i sindaci sono scesi i piazza e hanno proceduto a distribuire ai cittadini volantini con su stampato il titolo: 'I tagli ai Comuni sono i tagli ai tuoi diritti'.
Nella veste insolita di distributore di volantini, il primo cittadino della Capitale, Alemanno, ha dichiarato: “Da qui alla fine dell'anno ci sarà il tempo di fare delle correzioni sostanziali. Al contrario molti servizi essenziali saranno a rischio. Il trasporto pubblico locale per esempio, i servizi sociali. Poi se la manovra non cambia non potremo fare nemmeno più investimenti. Nella Capitale ci sono 235 cantieri aperti, se non verranno erogati i fondi rischiamo di dover chiudere i lavori. Ci auguriamo comunque che il governo risponda al più presto, vogliamo vedere atti concreti, al contrario, la protesta di tutti i sindaci d'Italia continuerà".
Non è da meno Piero Fassino, sindaco di Torino, che ha ribadito: “Non vogliamo peggiorare la qualità della vita dei nostri cittadini. Ma i tagli decisi dal governo sono insostenibili e la città di Torino rischia seriamente di non essere in grado di garantire i servizi essenziali ai cittadini”.
A Milano, Giuliano Pisapia ha pensato di scrivere una lettera ai cittadini per spiegare le conseguenze dei tagli agli enti locali contenuti in manovra. Nella sua lettera, il sindaco di Milano sostiene di “non voler peggiorare la qualità della vostra vita ma cercare di migliorare i servizi e le prestazioni in tutti i settori e di difendere i vostri diritti. Oggi questo non è più possibile perché si preferisce togliere ai comuni invece di andare a vedere dove le risorse si sprecano realmente”.
Come ha sostenuto il sindaco Giorgio Orsoni , ''Secondo un primo calcolo Venezia è fra le città più colpite da questa manovra economica: ad ogni veneziano, nel 2012, costerà oltre 300 euro''. Sui volantini, in italiano e in inglese, distrbuiti stamattina a Piazza San Marco si legge, ''Oggi su questa piazza ci sono oltre 800mila cittadini che protestano, rappresentati da quasi tutti i sindaci dei Comuni della provincia di Venezia''.
De Magistris, primo cittadino di Napoli, ha scritto dal suo blog una lettera ai cittadini. Il primo cittadino di Firenze, Matteo Renzi, invece, ha proposto di vendere le ex caserme, invece di mettere le mani nelle tasche dei cittadini.
Rosy Merola