Economia

Manovra finanziaria 2025, il governo cambia la flessibilità in uscita: in pensione a 64 anni, come fare

Nuova flessibilità per le pensioni, bonus elettrodomestici e l’addio ad alcuni incentivi: sono queste le principali novità della manovra finanziaria 2025, attualmente in esame alla Commissione bilancio della Camera.

L’emendamento più rilevante riguarda la possibilità di anticipare la pensione a 64 anni, grazie a un nuovo meccanismo che consente di cumulare previdenza obbligatoria e complementare.

Vediamo nel dettaglio come cambia la manovra.



Pensioni: nuova flessibilità in uscita a 64 anni



Un emendamento della Lega, approvato in Commissione, introduce la possibilità di accedere alla pensione anticipata a 64 anni con almeno 20 anni di contributi.

L’innovazione più importante riguarda la possibilità di cumulare la previdenza obbligatoria con quella complementare, superando così il requisito di una pensione pari a tre volte l’assegno sociale (circa 1.600 euro al mese).

A partire dal 2025, per accedere a questa misura saranno richiesti 25 anni di contributi, che saliranno a 30 anni dal 2030.

Il sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon, ha definito questa novità come un passo concreto per affrontare il problema delle pensioni povere in un sistema contributivo sempre più prevalente.



Stop all’aumento dei pedaggi autostradali



L’incremento dell’1,8% delle tariffe autostradali, inizialmente previsto nel Piano strutturale di bilancio 2025-2029, è stato eliminato.

Il governo ha dato parere negativo all’emendamento, congelando quindi gli aumenti.



Bonus elettrodomestici: incentivi fino a 200 euro



La manovra 2025 introduce un bonus elettrodomestici per incentivare l’acquisto di apparecchi ad alta efficienza energetica.

Il contributo copre fino al 30% del costo dell’elettrodomestico, con un tetto massimo di:



100 euro per famiglie con ISEE superiore a 25 mila euro;

200 euro per famiglie con ISEE inferiore a questa soglia.



Questa misura mira a ridurre i consumi energetici domestici e favorire la transizione ecologica.



Addio al bonus caldaia



La Commissione bilancio ha eliminato le agevolazioni fiscali per l’acquisto di caldaie a combustibili fossili, in linea con la direttiva europea sulle “case green”.

Questo provvedimento segna un passo importante verso la riduzione delle emissioni inquinanti, nonostante le critiche dei produttori del settore.



Flat tax mance: aliquota al 5% e tetto alzato



La manovra potenzia la flat tax sulle mance ai camerieri:



L’aliquota agevolata del 5% si applica fino al 75% dei redditi percepiti (prima era il 50%);

Il tetto di reddito per usufruire della misura sale da 50 mila a 75 mila euro.



Questa misura punta a valorizzare un settore spesso trascurato, fornendo un vantaggio fiscale concreto ai lavoratori.



Fondi per l’editoria: stanziamento a 50 milioni



Il fondo a sostegno dell’editoria è stato aumentato da 20 a 50 milioni di euro per il 2025, al fine di contrastare gli effetti dell’incremento dei costi di produzione e incentivare la domanda di informazione.



Stop alla detassazione dei premi olimpici



Salta l’esclusione dalle ritenute fiscali per i premi dei medagliati alle Olimpiadi e Paralimpiadi invernali Milano-Cortina 2026.

L’emendamento, che avrebbe avuto un costo di 1,5 milioni di euro, è stato ritirato.



Conclusioni



La manovra finanziaria 2025 introduce misure significative in ambito previdenziale, fiscale ed energetico.

Tra i provvedimenti più rilevanti troviamo la nuova flessibilità per la pensione anticipata, il bonus elettrodomestici e l’eliminazione del bonus caldaia.

La legge di Bilancio proseguirà il suo iter parlamentare con l’approdo in Aula al Senato dopo Natale, con l’obiettivo di ottenere l’approvazione definitiva entro fine anno.