Societa'
Manoscritto custodito nel cosentino riconosciuto Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco
ROSSANO (CS), 11 OTTOBRE 2015 - Il Codex Purpureus Rossanensis è un monumento vivente tra i più importanti custoditi nel Museo del Cosentino, in Calabria.[MORE]
Ieri, a conclusione del lungo iter del Memory of the World dell’Unesco, è stato riconosciuto Patrimonio dell’Umanità. A divulgare la comunicazione dell’Unesco è stata una nota stampa del Comune di Rossano, onorato quanto l’intera regione per un simile riconoscimento. Nel sottolineare la grande occasione anche sotto il profilo delle “motivazioni al mondo dell’imprenditoria locale e ai giovani per intraprendere, nel solco di una promozione turistico-culturale potenzialmente più ricca e qualificata, nuove azioni di marketing”, l'Amministrazione ha voluto rendere “grazie alla Chiesa diocesana e all’Ordinario Militare d’Italia già arcivescovo di Rossano-Cariati S.E. Mons. Santo Marcianò, che hanno dato impulso al percorso di riqualificazione del prezioso Evangeliario”.
“Per la Città del Codex e per il territorio della Sibaritide si prospetta un’opportunità importante di sviluppo e di crescita – continua il sindaco Giuseppe Antoniotti – che dovremo saper cogliere al meglio. Credo che attorno al Codex d’ora in poi dovranno ruotare tutte le politiche di sviluppo della nostra Città e del comprensorio. Con particolare attenzione alla crescita, alla tutela e ad un maggiore rilancio del Centro storico che sarà, in modo più ampio, il custode di questo monumento”. Stando alle dichiarazioni del primo cittadino, il progetto dovrà dispiegarsi “attraverso il confronto proficuo e costante con la Chiesa diocesana e con l’arcivescovo S.E. Mons. Giuseppe Satriano”. Ma il sindaco si rivolge altresì alle altre istituzioni quali la Regione Calabria e il Governo centrale, per cogliere l’occasione e tradurla in azione di promozione e di sviluppo.
Luna Isabella
(foto da elderelliotadair.blogspot.com)