Cronaca
Manifestazione No-Expo a Milano, Anonymous blocca il sito dell'evento
MILANO, 1 MAGGIO 2015 – Nel giorno dell’inaugurazione dell’Expo, non si fanno attendere le polemiche. Durante la notte il gruppo di Anonymous, ormai famoso per i diversi attacchi compiuti nella rete, ha hackerato, e tentato di bloccare, il sito ufficiale riservato all’acquisto dei biglietti. La piattaforma, però, non è stata sabotata del tutto e l’attacco è terminato dopo pochi minuti senza che il funzionamento del sito venisse compromesso, come lo stesso team di Expo ha poi confermato.
Ma la tensione maggiore si respira in piazza: nel pomeriggio è partito un corteo, guidato dai No-Expo nell'ambito del May Day Parade, al quale partecipano anche i giovani del centro sociale Fornace. Il gruppo ha sfilato per le strade di Milano protestando a suon di slogan come «Il belpaese delle opportunità, un Expo di mafia cemento e precarietà». La manifestazione è andata avanti senza particolari incidenti fino a quando un gruppo di studenti ha preteso (e poi ottenuto) di passare attraverso i tornelli senza che prima venissero controllati i biglietti. [MORE]
L’allarme dei servizi di sicurezza è però legato soprattutto al possibile arrivo in Italia dei cosiddetti casseur, degli infiltrati, per lo più di stampo anarchico, che non contestano strettamente l’Expo ma che hanno obiettivi più ampi, come Consob e Borsa, le banche, le rappresentanze dell' Unione Europea o i luoghi simbolo di Milano. Si teme anche il possibile arrivo di black bloc.
Aggiornamento ore 17:00 - La situazione si scalda tra le strade di Milano. Il corteo sembra essersi trasformato: alcuni manifestanti si sono vestiti di nero, mentre altri indossano le maschere del team di Anonymous. Alcuni black bloc infiltrati sembrano ormai distribuiti in mezzo ai manifestanti. Dalla folla sono volati sassi, fumogeni e petardi verso gli agenti di polizia, che hanno quasi subito risposto con i lacrimogeni. Da quanto si apprende, lo scontro è avvenuto in Piazza della Resistenza partigiana, dove la polizia si era schierata con blindati che impedivano l’accesso al centro della città. Le forze dell’ordine hanno provato a disperdere i manifestanti mediante l’uso degli idranti ma, al momento, sembra che la folla non ceda. Nel frattempo, mentre il corteo avanzava, sono state distrutte le vetrine di alcuni edifici, come quello della banca Intesa SanPaolo in corso De Amicis (presa di mira in quanto presunta finanziatrice dell’Expo) e quelle di alcuni Mc Donald’s lungo la strada. Sempre ad opera dei black bloc altri atti di vandalismo che -parrebbe- non sono condivisi dalla totalità dei manifestanti: bmw distrutte, semafori danneggiati e lanci di bombe carta.
(foto: noexpo.org)
Sara Svolacchia