Cronaca
Manichini viventi. Coin: "Non è strumentalizzazione."
Milano, 17 luglio - Alla faccia della strumentalizzazione del corpo, Coin non molla. La promozione di «Coin hi-fun» con i «manichini viventi» in vetrina nella sede di Piazza Cinque Giornate dura da tutto il week end. la ragione che adduce il gruppo è che non ha «affatto ritirato i modelli dalle vetrine, non ravvisando alcun motivo per farlo». Risposta a tono alla replica del comunicato di venerdì della Cgil, che ha fortemente criticato l'iniziativa dei modelli/attori in costume da bagno "esposti" in vetrina.[MORE]
La Coin non è la prima volta che dei clienti dal vivo ne fa mezzo per pubblicizzare la propria immagine. Il Gruppo ha infatti fotografato i cittadini di Parma, di Pisa, di Ravenna, di Reggio Calabria e ha «ospitato in vetrina» gli scatti dei loro volti. «Spesso - spiegano ancora - le vetrine di Coin sono state teatro di performance di artisti, che hanno realizzato dal vivo la loro opera. Molti marchi di moda e di abbigliamento, in tutto il mondo, usano persone e non manichini per presentare, in vetrina o dentro al negozio, le loro collezioni o promozioni». «Gruppo Coin - prosegue la nota - lo fa da molti anni, e così ha dato lavoro a un elevato numero di ragazzi e ragazze, selezionati regolarmente tramite agenzia e retribuiti nel rispetto di tutte le normative, offrendo quindi opportunità addizionali di lavoro. Pertanto - conclude il Gruppo - Coin non ha affatto ritirato i modelli dalle vetrine, non ravvisando alcun motivo per farlo. La promozione del prodotto che prevede questo genere di animazione continua oggi e domani secondo programma».
La Filcams Cgil Milano tuttavia protesta. «Oggi - si legge in una nota dell'associazione- all'insegna del corpo in vetrina e della mercificazione di tutto, Coin di piazza 5 Giornate mette in vetrina due ragazzi in costume da bagno. Obiettivo: vendere qualche oggetto in più e attirare l'attenzione nella stagione dei saldi». Che si tratti o meno di stumentalizzazione, questo è da vedere. Di certo come strategia pubblicitaria l'azione sembra azzeccata.
Caterina Gatti