Cronaca

Maltempo, danni da 550 milioni di euro, ma da Roma nessun aiuto. Zaia: "Scandaloso"

VERONA, 6 MAGGIO 2014- Dopo le incessanti piogge dei giorni scorsi si tirano le somme. E in Veneto la situazione non è delle più rosee. Il presidente del Veneto Luca Zaia ha dichiarato lo “stato di crisi” dopo le piogge verificatesi dal 27 aprile al 3 maggio 2014 in molte aree della regione. Con tale dichiarazione possono partire le rilevazioni e le quantificazioni dei danni, che saranno poi oggetto di richiesta al governo. In provincia di Verona, lo stato di crisi formalizzato per i territori della Bassa si registrano a Terrazzo, Bovolone, Concamarise, Salizzole, Angiari, San Pietro di Morubio, Isola Rizza e Roverchiara. Anche nel padovano si contano molti comuni in difficoltà: Carceri, Este, Montagnana, Sant’Elena, Solesino, Villa Estense, Ospedaletto Euganeo, Santa Margherita d’Adige, Megliadino San Vitale, Vighizzolo d’Este, Granze, Monselice, Due Carrare, Casale di Scodosia, Merlara, Padova, Boara Pisani, Stanghella, Megliadino San Fidenzio, Saletto, Ponso, Pozzonovo. In provincia di Vicenza lo stato di crisi è stato formalizzato per Noventa Vicentina, Pojana Maggiore mentre a Treviso solo per il territorio di Preganziol.[MORE]

Tuttavia la dichiarazione di emergenza arriva mentre anche in molte altre parti d’Italia i danni sono stati consistenti. Nel decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, con cui si dichiara lo stato di emergenza per il maltempo che ha colpito il Veneto a febbraio e marzo, non soldi per far fronte ai danni stimati in almeno 550 milioni non ce ne sono. “Se qui in Veneto lo Stato è visto come un nemico, la colpa non è nostra. E’ colpa dello Stato che si comporta come un nemico. Attenti però, perché il Veneto non è una vacca da mungere indefinitamente per ingrassare chi spreca. Prima o poi arriva il momento della resa dei conti”.

Federica Sterza