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Mali: continuano le stragi artistiche, rasa al suolo la porta sacra di Sidi Yahia

ROMA, 2 LUGLIO 2012 – Oggi decine di uomini hanno distrutto con i picconi una meraviglia che le mani di pochi artisti hanno saputo creare dal niente quasi seicento anni fa.

Dopo i templi di fango rasi al suolo, oggi è toccato alla meravigliosa porta lignea quattrocentesca della moschea di Sidi Yahia venire distrutta dai colpi dei fondamentalisti islamici che da tre mesi tengono in scacco Timbuctù e molte regioni del Mali.[MORE]

Gli integralisti di Ansar Dine sono intenzionati a radere al suolo ogni opera d’arte presente sul suolo nazionale, tanto per dimostrare all’Unesco che loro, di quei patrimoni culturali dell’umanità disseminati per tutto il Mali, non sanno proprio cosa farsene.

Cresce, intanto, il disagio e il terrore fra i cittadini, costretti anche oggi a guardare impotenti, con i kalashnikov puntati contro, i loro tesori artisti sbriciolarsi sotto le mani degli uomini di Al Qaeda al grido di “Allah! Allah!”.

Il gruppo di fondamentalisti non sembra essere intenzionato a fermarsi, almeno non prima di essere riusciti ad imporre la legge islamica, la Sharia, a tutta la nazione.

(foto www.wochenblatt.de)

Elisa Lepone