Cronaca
Maledetti auricolari e maledetto treno. Si è spezzata su un binario la vita di Mattia
Maledetti auricolari, Mattia non sente il treno arrivare e le urla dei compagni. Muore travolto
Rischiava di perdere il treno, aveva fretta di tornare a casa. Ha attraversato i binari di corsa. Non si è accorto che sopraggiungeva un Frecciargento a tutta velocità. È stato un attimo.
Il tempo di voltarsi, fare un passo indietro e vedere la morte in faccia. Il macchinista ha attivato il freno quando ha notato la sagoma sui binari, ha azionato i segnali acustici. Tutto inutile: Mattia Perini, baby calciatore e studente dell’alberghiero Einstein-Nebbia di Loreto, non ha visto, non ha sentito neppure le urla di un insegnante e dei compagni presenti. O non ha avuto il tempo di reagire.
L’hanno tradito gli auricolari, sostengono gli inquirenti: sembra che stesse ascoltando la musica con le cuffiette, trovate collegate al cellulare, sul luogo della tragedia, insieme al suo zainetto. Alcuni l’hanno visto morire sotto i propri occhi, alla stazione di Loreto.
Hanno urlato a squarciagola per salvargli la vita. Inutilmente. Erano le 14, era uscito da poco dall’Alberghiero, dove frequentava la terza con indirizzo Cucina. Con il cantante preferito nei timpani, Mattia voleva salire sul regionale che doveva portarlo dalla mamma a Montecosaro.
Era fermo sul terzo binario. Non l’ha mai raggiunto. Papà Giordano e la mamma Simona Baiocco hanno chiamato a scuola, non avendo più notizie del figlio. Poi, la drammatica notizia. La salma è a disposizione dell’autorità giudiziaria, in attesa dell’autopsia. Notizia segnalata da (Oggi Scuola)