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Malaysia: governo vuole 7,5 mld da Goldman per scandalo 1MBD
ROMA, 21 DICEMBRE - Il ministro della Finanze della Malaysia, Lim Guan Eng intende chiedere 7,5 miliardi di dollari di danni dalla banca Usa Goldman Sachs per lo scandalo del fondo pubblico 1MDB. Lo rivela lo stesso ministro al Financial Times, i quale fa riferimento all'indagine aperta dai magistrati malesi, i quali hanno denunciato la banca Usa Goldman Sachs e due suoi ex dipendenti, accusandoli di appropriazione indebita, corruzione e false comunicazioni. "Non vogliamo indietro solo i soldi delle parcelle percepite e delle emissioni - spiega al Ft - ma una somma molto piu' alta".
Sotto accusa sono due ex banchieri di una controllata di Goldman, Tim Leissner e Ng Chong Hwa che si sarebbero illecitamente appropriati di 2,7 miliardi di dollari, emessi dal fondo statale 1MDB, con la consulenza di Goldman Sachs. Per questa attivita' la banca ha percepito 600 milioni di dollari. Queste enormi somme di denaro rubate al fondo 1MDB sarebbero poi state usate per comprare di tutto, dagli yacht alle opere d'arte, in una frode che ha coinvolto l'ex premier malese Najib Razak, sconfitto alle ultime elezioni del maggio scorso.
La somma di 7,5 miliardi dollari per i danni e' la piu' alta mai richiesta dalla Malaysia, e fa seguito a quella avanzata in precedenza da Anwar Ibrahim, probabile nuovo primo ministro del Paese, che pero' era di soli 600 milioni di dollari, l'equivalente percepito da Goldman per la sua parcella. Il ministro Lim precisa che la banca Usa dovrebbe restituire 6,5 miliardi di dollari - il totale delle tre obbligazioni che Goldman ha predisposto per il fondo malese nel 2012 e nel 2013, i cui proventi "non sono stati utilizzati per lo sviluppo nazionale ma sono stati sottratti"- piu' 1 miliardo di dollari che include la parcella di 600 milioni di dollari pagata a Goldman, la quale secondo il ministro e' da considerarsi eccessiva e nettamente al di sopra del "piu' alti liveli di mercato".